Capiamo che in questi giorni di vacanza (ma non per tutti, evidentemente, visto che il 40% degli italiani in ferie non c'è andata) parlare di autonomia differenziata possa sembrare pesante e troppo anticipativo. Ci prendiamo comunque la briga di porre un problema non indifferente in quello che sarà non solo il futuro della scuola italiana ma dello Stato come costituzionalmente lo intendiamo. Abbiamo un governo che comincia a mostrare il suo vero volto e mettersi in campana, ad un mese dall'inizio delle scuole è già comunque d'obbligo perchè...
Una catastrofe per l’istruzione pubblica: dalla scuola dello Stato alla scuola delle Regioni
di Alessandro Giarrettino da laletteraturaenoi.it
L’autonomia differenziata: «attuazione» o decostruzione del testo costituzionale?
Il 2 febbraio scorso, con l’approvazione in Consiglio dei ministri, è iniziato il percorso del Disegno di legge finalizzato ad attuare l’«articolo 116, terzo comma, della Costituzione» secondo principi di «decentramento amministrativo», «sussidiarietà e differenziazione» (art. 1). I dieci articoli di cui è composto il testo delineano quale sarà (o dovrebbe essere) la nuova Italia regionalizzata, già esistente in potenza ormai da oltre vent’anni, in virtù della riforma del Titolo V della Costituzione, e ora pronta a essere concretizzata nella realtà di venti regioni, di fatto, a statuto speciale...
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