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Foto aerea di Sarzana (1982) |
Un amico ha chiesto alcune delucidazioni sul fossato che, anticamente, circondava interamente Sarzana, rendendo la città una sorta di fortezza. Argomento spinoso questo, in quanto la sostanziale rinuncia, negli anni del dopoguerra, a preservare questa magnifica parte di Sarzana ha, da sempre, sollevato polemiche e malumori in molti cittadini (compreso il sottoscritto) che ancora oggi deprecano questa miope e sbagliata scelta.
Per parlare del "Fosso" occorre dire qualche parola (necessariamente semplificata) sulla nascita e l'evoluzione della città:
" Il "burgus" ebbe origine dalle popolazioni che abbandonarono la città di Luni per varie case naturali (la malaria). In una felice posizione territoriale, si costituiva, lungo l'importante via Roma o Francigena, l'antico nucleo di Sarzana ed era probabilmente posto vicino alla chiesa di S. Andrea(IX o X sec. circa) che esisteva ancor prima della nascita di Sarzana e che divenne in seguito il battistero della città e per lungo tempo sede del parlamento comunale. Tra il 1149 e 1153 S.Andrea diventerà pieve. La prima chiesa del "burgus" fu dedicata a San Basilio e che in seguito si chiamerà S. Maria, in ricordo anche dell'antica Basilica di Luni...
...tra l'XI e il XII secolo l'abitato di Sarzana ha una lenta ma progressiva espansione; attorno all'anno 1150 circa l'area occupata dall'abitato è piuttosto vasta e si sviluppa maggiormente intorno alla chiesa di San Basilio. A questo periodo risale anche la costruzione di un ospedale di S. Bartolomeo situato al di fuori del borgo, ma sempre lungo la strada Romea.
Il 1170 fu un anno particolarmente importante per lo sviluppo edilizio di Sarzana. Un nuovo agglomerato urbano sorse vicino a quello già esistente. La località,posta a nord-est rispetto al "burgum" fu denominata Asiano e nasceva intorno al vecchio corso del torrente Calcandola, deviato completamente nel X secolo. Sul vecchio alveo sorgerà la piazza chiamata appunto della Calcandola. Gli abitanti di Sarzana erano così divisi in "Illi de burgo" e " Illi de Calcandula"...
...nel XIII secolo (1201- 1231) Sarzana accoglieva gli ultimi immigrati di Luni e Arcola e cominciava ad assumere quella fisionomia che, seppure attraverso ampliamenti e modifiche avrebbe conservato fino quasi ai giorni nostri. I due borghi si fusero e apparve una primitiva cinta muraria, priva di fossati difensivi, circondata solo da un semplice sentiero. L'abitato era suddiviso in quattro quartieri e sotto la dominazione pisana (1248) venne iniziata la costruzione della fortezza Firmafede. Nelle mura cittadine si aprivano cinque porte tutte dotate di ponte levatoio. All'interno delle mura erano presenti anche quattro pozzi...
LA NASCITA DEL "FOSSO"
Nel 1486 i fiorentini conquistarono Sarzana, distruggendo molti palazzi della città, le mura e la fortezza Firmafede (chiamata oggi Cittadella). Lorenzo De Medici iniziò la ricostruzione della città della Fortezza (1488) che, dopo alterne vicende, si concluderà nel 1491 con la realizzazione di uno dei migliori esempi di città-fortezza del 400' (sul tipo di Mirandola e Legnago). Il tessuto urbano si regolarizzò e parte del borgo venne soppresso per permettere l'ampliamento della Fortezza...
...la struttura urbana di Sarzana fu unificata, circoscritta all'interno di una forma geometrica esatta, ordinata secondo un'intelaiatura regolare, costituita dalla ripetizione di un medesimo elemento spaziale, il modulo. La cinta muraria fu tracciata liberamente in rapporto alla configurazione del luogo e un fossato circondava completamente la città.
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Planimetria non datata, probablmente della prima metà dell'800, con indicate tutte le difese bastionate del complesso fortificato. In rosso mie aggiunte. |
Dai Medici Sarzana passò quindi all'imperatore Carlo VIII nel 1494; due anni più tardi, questi la cedette al Banco di San Giorgio. La dominazione genovese durerà a Sarzana ininterrottamente per tre secoli, in tale periodo verrà rafforzata la struttura militare e difensiva della città (ampliate e migliorate sia la Cittadella che la Fortezza di Sarzanello) ...
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Il Fosso accanto al Torrione San Francesco. Mancano ancora i palazzoni Datazione della foto sconosciuta. |
...le mura furono ricostruite e completate da massicci torrioni circolari, eretti a presidio, sul luogo di altrettanti bastioni distrutti (Testaforte e San Francesco)e dalle porte Romana e San Francesco(1514-1515). Altri due torrioni, in epoca posteriore , furono collocati a difesa della porta Caleri (oggi porta Parma). Lungo le mura si trovavano anche tre piccoli bastioni semicircolari, uno dei quali fu inglobato dallo spontone, a pianta triangolare, dove si trovavano il palazzo della dogana e l'edificio chiamato "loggia dei soldati". Proprio nello spontone verrà aperto l'ingresso principale della città dopo la chiusura delle altre porte. Questa si chiamava Porta a Mare o di San Giorgio, successivamente scomparsa.
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Un'immagine odierna del Torrione San Francesco con i resti del Fosso e il riempimento con i palazzoni in Via Torrione. |
...nel 1797, con l'avvento del dominio francese in Italia, si verificherà un processo di espansione fuori dalle mura castellane. Le porte cittadine sono ora definitivamente quella di Caleri, di San Francesco e di porta Romana che viene ornata di un portale marmoreo (1783). Lo spontone, costruito dai genovesi dove si apriva la porta della dogana, viene sfondato a metà ottocento, creando così un nuovo e grande ingresso principale (la futura Piazza San Giorgio). I fossati furono ricoperti e le mura, persa ogni funzione strategica e difensiva, risultarono di intralcio all'espansione della città, perciò furono in gran parte abbattute".
di Margherita Bianchi
da Il processo evolutivo edilizio
Sarzana, lettura operante di una città antica, 1982
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Via Landinelli e i Fosso a sinistra delimitato dal muretto. Data sconosciuta |
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