13 aprile 2023

PENSIERI STUPENDI: Un suggerimento di lettura e di visione L'ISPETTORE MORSE DI COLIN DEXTER

 

John Thaw e Shaun Evans, i "due" Morse


Noi, amanti del genere giallo, siamo un poco frastornati dalla messe di commissari, ispettori, vicequestori, investigatori privati ecc. che costellano già da molti anni le nostre letture o le serate davanti alle numerose serie televisive. Dal commissario Ricciardi ai Vicequestori Rocco Schiavone o Lolita Lobosco, passando per il sostituto procuratore Imma Tataranni o l'incredibile Ispettore Capo Vera Stanhope (ho da sempre un debole per tutto ciò che è britannico), l'elenco è lunghissimo e infinito.

Ma, come in tutte le cose, esiste un gradiente di qualità che, inevitabilmente, guida le scelte letterarie e televisive restringendo, fortunatamente, le varie figure da seguire. Esistono scrittori sui quali rimane poco da dire sulla loro bravura, la loro capacità non solo di raccontare storie avvincenti ma anche di penetrare nella psiche umana, restituendoci sentimenti e devianze insospettabili, o di essere in grado di comunicare al lettore uno spaccato di vita sociale e quotidiana di un luogo o di un tempo. Unendo tutte queste variabili e dunque parlando di letteratura e non solo di genere, i miei preferiti rappresentano quegli autori che chiamo le tre M come Maigret o Montalbano, dei quali possiedo tutti i loro magnifici libri, ampiamente letti, e che ho seguito anche alla televisione; il primo, ancora bambino, dall'antichità del bianco e nero di Gino Cervi e il secondo, in età più matura, con la simpatica faccia di Luca Zingaretti. Ma è del terzo, il più complesso e sfuggente, che oggi vorrei dire qualcosa di più. 


Colin Dexter

Il nome Colin Dexter (1930-2017) a molti, dirà poco ma questo scrittore è considerato uno dei più grandi raccontatori inglesi di gialli, soprattutto perchè ha creato il personaggio dell'Ispettore Morse, vera icona inglese dell'investigazione e, potremmo dire, vero riferimento in terra d'Albione dello sceneggiato poliziesco (non ancora conosciuto come crime story odierna). Tredici romanzi dal 1975 al 1999, mentre dal 1987 al 2000 la BBC trasmise, ininterrottamente, 33 puntate di questo personaggio che divenne popolarissimo, interpretato dall'attore John Thaw  (scomparso prematuramente nel 2002). 

"E' un poliziotto inglese che più inglese non si può. Gli piace bere anche di mattina presto. E, diciamolo subito, beve parecchio. Il whisky e la birra però non lo annebbiano, anzi gli sciolgono i pensieri, favorendo quel cortocircuito mentale che serve a risolvere un caso difficile. Gli errori ortografici e la sciatteria stilistica, in una lettera anonima o in un rapporto di polizia, lo indignano, invece, fino al disgusto. Ha un rapporto con il proprio sergente Lewis che è un vero romanzo nel romanzo. Va pazzo per Wagner, è campione di enigmistica, guida una Lancia (ma anche una Jaguar). È scapolo, solitario e non privo di un certo fascino borghese. Si chiama Endeavour (nome che non vuole che si conosca) Morse e l’ha inventato un ex professore di liceo di nome Colin Dexter. Da metà degli anni Settanta fino al Duemila, tredici romanzi (Sellerio) e trentatré avventure televisive (interpretate da John Thaw e spesso firmate dallo stesso Dexter) ne hanno fatto un beniamino del pubblico britannico; in Italia, invece, a causa di una pubblicazione frammentaria tra i Gialli Mondadori e Longanesi, Dexter è stato negli anni passati un cult solo per i giallisti accaniti". (da IL MIO LIBRO)

Visto il grande successo, in questi tempi moderni, non poteva non mancare la figura di Morse riproposta però nei suoi anni giovanili di apprendistato e di crescita professionale nella polizia di Oxford e dunque ecco il nuovo grande successo televisivo di  Endeavour: The Origins of Inspector Morse che, interpretato da Shaun Evans, e trasmesso, anche in questi ultimi giorni su Giallo in Italia, è  ambientato nel 1965 (fino agli anni 70) e propone i suoi esordi investigativi.  Nove stagioni con 33 episodi (come l'altro Morse), dei quali l'ultimo è recentissimo e non ancora tradotto in italiano ma che ci siamo inevitabilmente procurati e visto, con i sottotitoli, ma con vera, autentica commozione. E' proprio questo finale (lo vedrete sotto), dove termina degnamente e grandiosamente l'intera epopea di Morse con la recitazione enfatica e meravigliosa delle conosciutissime righe della Tempesta di Shakespeare da parte del Sovraintendente e, soprattutto, nella "riunione" istantanea e sfuggente tra i due personaggi a bordo della loro jaguar, che mi ha spinto a suggerire la lettura delle storie di Colin Dexter e poi (sempre dopo i libri) la visione delle stagioni televisive dei "due" Morse (li trovate nei canali tipo Netflix o Prime Tv). Ne vale la pena per conoscere uno spaccato di quotidianità inglese che, nei sentimenti, nei rapporti umani, nelle mille sfaccettature di un'altra cultura, non è così diversa dai boulevard parigini di Maigret o dall'assolata Vigata di Montalbano. Provare per credere.

Post scriptum: il tema musicale di " Endeavour: The Origins of Inspector Morse" è bellissimo

G.G


                                FINALE



SHAKESPEARE, da La tempesta, atto IV, scena 1:

Prospero a Ferdinando, suo figlio:


"Our revels now are ended. 

These our actors,
As I foretold you, were all spirits, and
Are melted into air, into thin air;
And, like the baseless fabric of this vision,t
he cloud-capped towers, the gorgeous palaces, the solemn temples, the great globe itself, Yea, all which it inherit, shall dissolve; and, like this insubstantial pageant faded, leave not a rack behind. 

We are such stuff
As dreams are made on, and our little life
Is rounded with a sleep". (IV.i. 148 – 158)

                                               -----

"Le nostre feste sono finite.

Questi nostri attori, come vi avevo predetto, erano tutti spiriti, e si sciolgono nell'aria, nel nulla;  come il fragile edificio di questa favola, si dissolveranno un giorno le torri orgogliose che toccano con la loro cima le nubi, gli splendidi palazzi e i templi solenni – si dissolverà lo stesso globo immenso della terra, con tutta la vita che contiene; e come questo spettacolo senza realtà che ora è svanito, tutto il mondo scomparirà nel nulla senza lasciare dietro di sé neppure il vapore di una nube. 

Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni e la nostra breve vita è conclusa da un sonno"

SHAKESPEARE, da La Tempesta, atto IV, scena 1

PER APPROFONDIRE: 

Endeavour: l'Ispettore Morse da giovane

Tra i grandi investigatori c'è anche lui, Morse

L'ispettore Morse, dottor sottile venuto da Oxford.



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