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STATUA PAPA FRANCESCO ALTEZZA CM 28 |
Credo valga la pena aprire una piccola parentesi sulla figura di papa Bergoglio, non fosse altro per tentare di chiarire la reale portata di quanto Francesco ha compiuto nei suoi dodici anni di papato.
Vorrei continuare a parlare di religione e a consigliare la lettura de IL GRANDE GIOCO DEL SAHEL,libro del quale ho parlato nel post precedente per far comprendere, cosa abbia rappresentato, nel passato e nella storia del mondo, un Islam moderato, comprensivo, compassionevole come quello sufi, che prese campo in tutta la fascia del Sahel, a partire da Senegal fino al Corno d'Africa, adattandosi con plasticità alle popolazioni di quei luoghi e permettendo, seppure con i limiti comuni ad ogni religione, una vita comunitaria migliore, più armoniosa e rispettosa dell'altro.
In questi ultimi giorni il succedersi di molti abbandoni vip del pianeta(abbiamo salutato Pelè e ricordiamo Vialli con simpatia) ha come mescolato le carte di molte vite e nei media si sono succeduti tanti commenti e molte analisi nel voler proclamare, come capita in tali situazioni, le cose migliori compiute dal personaggio deceduto.
Ci sembra giusto al di là di ogni credo religoso o di sensibilità personali comunque diverse, sottolineare l'iniziativa del "Niccolò V" e in particolare le parole del nostro concittadino Egidio Banti su un manufatto e un luogo, la cosidetta Stele della Croce, che ha accompagnato Sarzana e i suoi cittadini da molti anni, diventando, comunque la si possa pensare, un'icona culturale e popolare per la città. Riportiamo dunque lo scritto di Egidio Banti per meglio comprendere i presupposti di un anniversario che lega la città non solo al passato prossimo e a uno dei suoi letterati ma anche ai secoli passati, assumendo un significato oltre che religioso anche civile nel suo forte legame con la comunità di Sarzana.
Siamo nel periodo di pagamento delle tasse e, come sempre, occore valutare a chi lasciare l'8, il 5 e il 2 per mille dell'Irpef nelle nostre denunce dei redditi. Annoso problema, soprattutto per la prima aliquota dell'otto per mille sulla quale cominciano a gravare alcune lucrose incongruenze relative al lascito verso la Chiesa cattolica.