Ci sembra giusto al di là di ogni credo religoso o di sensibilità personali comunque diverse, sottolineare l'iniziativa del "Niccolò V" e in particolare le parole del nostro concittadino Egidio Banti su un manufatto e un luogo, la cosidetta Stele della Croce, che ha accompagnato Sarzana e i suoi cittadini da molti anni, diventando, comunque la si possa pensare, un'icona culturale e popolare per la città. Riportiamo dunque lo scritto di Egidio Banti per meglio comprendere i presupposti di un anniversario che lega la città non solo al passato prossimo e a uno dei suoi letterati ma anche ai secoli passati, assumendo un significato oltre che religioso anche civile nel suo forte legame con la comunità di Sarzana.
E' TRADIZIONE CHE ANDANDO SCALZI ...
di Egidio Banti dalla sua pagina Facebook
Cento anni fa, nel settimo centenario francescano, Corrado Martinetti compose l'epigrafe che tuttora, anche se piuttosto sbiadita, compare sulla stele detta "della Croce", vicina all'attuale sede della Pubblica Assistenza di Sarzana.
Quella stele è divenuta uno dei simboli religiosi ma anche a loro modo civili della città di Sarzana: noi non sappiamo se davvero Francesco e Domenico si siano incontrati in quel luogo, dove allora scorreva la Calcandola. Ma certo l'averlo solo immaginato è la sottolineatura di come già in quel primo Duecento Sarzana avesse levato le sue ali di procellaria, ben prima che le vicende del Novecento in parte le piegassero, come idealmente (e a suo modo un po' provocatoriamente) sintetizzò Carlo Fontana con il monumento della vicina piazza Matteotti.
E dunque, cento anni dopo, Sarzana non può ignorare quegli eventi, tanto più che, ora, una legge dello Stato ha indicato un percorso di ben quattro anni per rendere omaggio al patrono principale dell'attuale nazione.
Per questo il "Niccolò V" si è già mosso, e invita tutti a collaborare perché la "grande cultura", che in questi anni abbiamo voluto promuovere e rilanciare a Sarzana, possa anche in questo caso trovare adeguata accoglienza e, quindi, motivi di rilancio per tutta intera la comunità.
Egidio Banti
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