Se nel post di qualche giorno fa abbiamo fatto gli auguri di buon 25 aprile con qualche precisazione e qualche distinguo (QUI il testo), oggi vorremmo suggerire una lettura di un libro che, nella sua dolente esposizione, riproduce, nel personale e in famiglia, quanto sia problematico ricomporre una qualche armonia nel celebrare quella che deve essere definita la festa della Liberazione.