Sono passati quattro anni dal Centenario dei Fatti di Sarzana del XXI luglio 1921. Molto è cambiato in città in questo breve lasso di tempo ed in modo particolare la consigliatura, diventata per la seconda volta di centro destra, alla guida della città stessa.
Abbiamo avuto modo di notare, da cittadini di sinistra, una certa volontà di continuare a voler ricordare e a celebrare i valori e i principi della libertà e della democrazia che furono espressi da Sarzana nel contrastare l'arrivo delle bande fasciste, tuttavia tali positività si sono assommate anche a maldestri tentativi di annacquare il 21 luglio con improbabili compleanni della città, serviti in un piatto d'argento dall'ultimo, modesto burocrate della sinistra di un tempo (la "scoperta" della risibile data del 21 luglio 1465, quando papa Paolo II avrebbe, proprio in quel giorno (?), emesso la consacrazione di Sarzana come città) che anche oggi, come era più che ovvio, si traducono nell'economicismo della notte bianca con contorno di musica e cotillon proprio in questa data fatidica.
Comunque sia, ribadiamo la necessità di tenere alto il ricordo dei Fatti di Sarzana e invitiamo i cittadini a non dimenticare la risposta antifascista e resistente che la città mise in atto in quel periodo così tragico per la storia del Paese.
A seguire dal sito del Centenario:
I FATTI DI SARZANA: 21 LUGLIO 1921
(dalla presentazione del film "Nella città perduta di Sarzana" Luigi Faccini, 1980)
"Il più sanguinoso episodio di “guerra civile” che precedette la marcia su Roma e la presa del potere mussoliniana...".
Nella notte tra il 20 e il 21 luglio 1921, una squadra di seicento fascisti toscani, guidati da Amerigo Dumini, raggiunge Sarzana per liberare Renato Ricci e una decina dei suoi reduci da una spedizione punitiva che ha fatto cinque morti nell’interno della Lunigiana. Sono armati, provvisti di benzina. Vogliono impartire una lezione alla città “rossa”. Sarzana è mobilitata. Il sindaco socialista della città, Pietro Arnaldo Terzi, presiede un Comitato di Difesa di cui fanno parte tutte le forze politiche democratiche. Pattuglie di volontari, fra i quali spiccano i bracciali rossi degli Arditi del popolo, presidiano le campagne in accordo con i carabinieri e l’esercito. A Roma, in Parlamento, mentre l’aggressione fascista è in corso, si sta discutendo il programma di governo di Ivanoe Bonomi, designato dal Re quale successore di Giolitti. I socialisti, che Bonomi vorrebbe con sé, tentennano. Il programma di governo è di stampo conservatore e la promessa della repressione del fascismo non è convincente...
Il capitano dei carabinieri Guido Jurgens, con una pattuglia di dodici uomini, blocca la colonna fascista nel piazzale della stazione ferroviaria di Sarzana. Un fascista spara. Un giovane caporale, Paolo Diana, muore, un carabiniere viene ferito. Jurgens ordina il fuoco. Tra i fascisti che si sbandano ci sono morti e feriti. Lo scontro frontale con la popolazione è stato evitato, ma, nelle campagne circostanti, i fascisti subiscono muove perdite ad opera dei contadini armati, degli Arditi del popolo e degli Anarchici...Bonomi invia un suo plenipotenziario in Lunigiana. È l’Ispettore Generale Vincenzo Trani, Questore di Roma, il miglior poliziotto di cui disponga, che dovrà pacificare gli animi, ma anche raccogliere prove contro i fascisti, affinché Bonomi possa disarmarli su tutto il territorio nazionale, inducendoli ad un accordo con i socialisti e le componenti moderate della sinistra. I socialisti, in Parlamento, voteranno contro il programma di governo. La missione di Trani diventerà inutile e verrà richiamato a Roma. Gli subentrerà il viceprefetto di Genova, gradito alle forze di destra e nazionaliste che hanno appoggiato Bonomi. Fu così che ebbe inizio il disfacimento dello Stato liberale e la “scalata” di Mussolini..." (dalla presentazione del film "Nella città perduta di Sarzana" Luigi Faccini, 1980)
Riportiamo a seguire il breve Programma delle Celebrazioni di domani, lunedi 21 luglio 2025:
In occasione del 104° anniversario dei "Fatti del 21 Luglio 1921 di Sarzana" – data storica e identitaria per la città, legata agli scontri armati tra squadre d'azione fasciste, Carabinieri Reali e guardie del Regio Esercito, seguiti da episodi di resistenza antifascista a opera della popolazione civile e degli Arditi del Popolo – l’Amministrazione comunale ricorderà l’anniversario con una cerimonia ufficiale.
A partire dalle ore 11.30, il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli deporrà una corona di alloro presso il cippo monumentale dedicato a Guido Jurgens, il capitano che con i suoi militari si oppose all’ingresso in città delle camicie nere e a cui è oggi intitolata piazza della stazione.
A seguire, sarà reso omaggio anche al sindaco Pietro Arnaldo Terzi con la deposizione di un mazzo di fiori presso la targa monumentale a lui dedicata in piazza Matteotti.
Si ricorda inoltre che la tradizionale cerimonia di consegna dell’“Onorificenza Civica XXI Luglio 1921”, assegnata quest’anno a Filippo Grandi – Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati – è stata posticipata al periodo invernale per permettere a Grandi di essere presente a Sarzana e ritirare personalmente il riconoscimento.
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