Capita sovente di assistere ad una performance musicale che, nel suo svolgimento, si ponga a cavallo tra una stanca modernita' d'effetto (l'intrattenimento turistico) e il respiro profondo del tempo passato (le pietre e i palazzi del castrum).
Capita sovente di assistere ad una performance musicale che, nel suo svolgimento, si ponga a cavallo tra una stanca modernita' d'effetto (l'intrattenimento turistico) e il respiro profondo del tempo passato (le pietre e i palazzi del castrum).
...ma non tacciono i canti e si muove la danza
Quietami i pensieri e il canto
E in questa veglia pacificami il cuore
Così vanno le cose, così devono andare
Così vanno le cose, così devono andare...
FUOCHI NELLA NOTTE DI SAN GIOVANNI, 1993 CONSORZIO SUONATORI INDIPENDENTI
In questa ballata che chiudeva il primo storico album dei CSI, il gruppo riesce a far rivivere con poche semplici immagini tutta la forza di questa antica tradizione. L'estate è appena cominciata, i falò sono accesi, bruciano i vecchi ricordi, muoiono i vecchi preti e gli spaventati guerrieri, il ciclo delle stagioni riparte, e non possiamo fare altro che pacificarci il cuore, accettare il ciclo della vita e della morte perché così vanno le cose così devono andare.
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GLI AUTODAFE': Marco Rinaldi e Renzo Daveti e la copertina del loro album ODISSEA |
Permettetemi un ricordo personale per riandare con la mente alla grande figura di Franco Battiato, splendido musicista e insegnante di vita scomparso il 18 maggio 2021.
Restano sparsi
Disordinatamente
I vuoti a perdere mentali
Abbandonati dalla gente
Dalla gente
Abbandonati dalla gente (Feste di piazza, 1975 Edoardo Bennato)
E' interessante notare come anche quest'anno il Festival di Sanremo trovi un coinvolgimento ed un seguito che, puntata dopo puntata, pare essere sempre più inossidabile e inarrestabile. L'audience, per una settimana intera del mese di febbraio, è sempre più milionaria in termini di ascolti ed emblematica del vero costume italiano.
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Andrea e Giorgio Giannoni |
Sapevo dell'intenzione di mio fratello Andrea di lasciare, per così dire, le scene, di abbandonare quella vita di musicista blues che da sempre lo accompagna e che, nostra madre, aveva fin da subito guardato con occhi malevoli e critici fin dai momenti delle prime, acerbe prove in casa.
Bela Nina a men vo', a men torno a cà meva...(Bella Nina, me ne vado, torno a casa mia...)
Sono passati dieci anni da questa impavida ed estemporanea improvvisazione, dove Il Reverendo e Gas sublimano, con grande ilarità ma con un amore infinito per il blues, il proprio affetto per il luogo dove sono nati. Dunque, in aria di celebrazione, quale miglior viatico per il nuovo 2025 che sta arrivando? Unire musica e radici, dedicando il brano non solo ai sarzanesi, notoriamente anime perse, ma anche agli amici musicisti, musicanti, musicofili e raccontatori di suoni che popolano i corridoi e i pentagrammi della rete, occupati a preservare la bellezza e l'incanto della musica dei nostri Anni Buoni, ci pare non solo cosa buona e giusta, ma maledettamente necessaria.
A tutti loro vanno gli AUGURI DI UN FELICE 2025, sempre e comunque desiderosamente blues
Andrea Giannoni, Enrico Gastardelli, Giorgio Giannoni.
Una bella idea di Paolo Talanca, noto critico musicale italiano, che ha pubblicato Musica e parole – Breve storia della canzone d’autore in Italia. Il volume ripercorre l'intera storia della canzone d'autore italiana e dei suoi protagonisti narrando le vicende di singoli artisti e gruppi la cui opera scaturisce da reali necessità personali e collettive e che, anche a contatto con l'industria discografica, sono riusciti a non compromettere la propria poetica musical-letteraria.
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Olivier Messiaen e gli altri musicisti nello Stalag di Gorlitz nel 1941 |
Ci sono momenti straordinari nella vita delle persone che sembrano voler arginare, circoscrivere, il male più terribile intorno a noi. Sono balenii di emozioni inarrestabili, forze che dal profondo emergono anche nei momenti più bui in una sorta di lotta per la liberazione della parte migliore dell'essere umano, anche quando il nero più assoluto invade il presente, lo impregna di violenza e di prevaricazione, lo rende quotidianità ed esecrabile consuetudine. Ciò che accadde nel campo di concentramento VIII A a Gorlitz, ai confini tra Germania e Polonia, il 15 gennaio del 1941 possedeva i crismi del miracolo.
Mentre il 19 settembre 1981 si spegnevano le ultime, incredibili note del Concerto in Central Park del duo Paul Simon e Art Garfunkel che entravano così nel mito musicale mondiale, in Italia, qualche giorno dopo, usciva il grande album di Franco Battiato, La Voce del Padrone. Una sorta di straordinaria combinazione musicale,vista con gli occhi del povero panorama sonoro odierno, ma per noi, habitué della grande musica dei cosidetti Anni Buoni, l'ennesima riprova di un periodo dove la musica con la M maiuscola era di casa.
Ogni volta che l'hip-hop iniziava a prendersi troppo sul serio, l' Ol' Dirty Bastard era lì per sconvolgere, agitare e dare il dito medio alle convenzioni. Rinunciando a qualsiasi luogo comune, l'ex membro dei Wu-Tang ha posto una versione modificata della sua carta d'identità sociale sulla copertina del suo debutto da solista, sia per ricordare da dove veniva sia per destigmatizzare il fatto di ricevere assistenza pubblica.