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15 agosto 2025

FERIAE AUGUSTI: Oggi è Ferragosto e non ho sabbia sotto le scarpe di Andrea Giannoni

Una vecchia polaroid che ritrae, da destra a sinistra, il sottoscritto, mia madre Eura, la signora Maria, un'inquilina del palazzo (signora Anna), la signora Sonia

Ricordo mio Padre in canottiera e pantaloncini blu che, sbraitando in tedesco, si rifiutava categoricamente di venire al mare e forse aveva anche ragione. Mia Madre preparava una enorme borsa piena di ogni cosa dal cibo ad improbabili creme solari, fallimentari almeno per me chiaro di pelle con dolorosi risultati simil tedesco.


14 maggio 2025

I PENSIERI DI ANDREA: ...e questo quando l'ho fatto?

 

Quando venni ad ascoltarti Chet ...al lido di Lerici portai con me un tuo vecchio disco, dove suonavi e cantavi le canzoni di Billie Holiday...degli anni sessanta...ti porsi il disco in camerino per fartelo firmare ...tu lo rigirasti un poco...poi la tua domanda..."e questo quando l'ho fatto?"...Avevi negli occhi tutto quel dolore e quella cattiveria mescolata alla Speedball...chi si è drogato sa di cosa parlo...roba altamente rischiosa. La Dedica sul disco fu..."Grazie per avermi ricordato questi bei momenti"......Qualche anno dopo
regalai quel disco ad Andrea Paganetto, il trombettista, perche' è talmente bravo che pensai stesse meglio a casa sua.

Andrea Giannoni

01 maggio 2025

I PENSIERI DI ANDREA: Mi riesce difficile...

 

Dopo quasi 40anni di lavoro (e per fortuna direi) mi riesce difficile festeggiare questo Primo Maggio in un paese dove il lavoro uccide in tutte le sue categorie e dove il significato stesso della parola Lavoro viene moralmente calpestato proprio da chi lo dovrebbe difendere e non celebrarlo per sporchi fini elettorali e affini. Dove imprenditori ladri vengono considerati esempi di integrita' da insegnare ai nostri figli, ai nostri giovani. Dove il furbetto di turno, il miracolato del momento sentenzia, dalla bambagia del suo cesso di Dubai o dei Parioli, l'ennesimo consiglio non richiesto su come stare al mondo. Sì, mi riesce difficile a 60 anni augurarvi buon primo maggio, quando il rispetto per questo giorno e questa parola lo avete dimenticato, permettendo a molti cialtroni di diventare i vostri nuovi eroi, gli eroi dei vostri figli e delle vostre figlie.

Andrea Giannoni

25 aprile 2025

25 APRILE 2025 80° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE: Lamento per un 25 Aprile. (Per Ivano Giannoni Deportato. Mio Padre) di Andrea Giannoni

 
Fernando Ivano Giannoni nel sanatorio dopo la Liberazione e Andrea Giannoni, la mattina del 25 aprile 2025 al Cimitero di Sarzana per la Commemorazione dell'80° anniversario della Liberazione

Qualcuno a suo tempo avrebbe dovuto finire il lavoro...


Non ci riesco questa volta ad augurarvi un buon 25 aprile. Mi rimane solo il ricordo e il rispetto per quelli che ci liberarono. Non ho piu' voglia di sagre dove si gozzoviglia questo ricordo e lo si mescola in vino, grigliate, bella ciao e punkabestia, per poi il giorno dopo dimenticarsi anche delle lapidi della Storia e dei nomi dei Martiri.

03 marzo 2025

I PENSIERI DI ANDREA: Questi nostri giardini botanici di Andrea Giannoni

 

A differenza di molti altri musicisti (in minuscolo) mi sono sempre occupato del dolore, anche per rispettare la Musica Blues (che non è solo musica ).


08 ottobre 2024

Verso chi amate e desiderate sopra ogni cosa di Andrea Giannoni


                      

Oltre a suonare il Blues io sono un cuoco, e posseggo pure, ma solo per gli Amici, un bellissimo tegame di rame. Se amate l'amore per il cibo, se siete convinti che Cucinare sia anche un atto di Amore carnale verso chi adorate e desiderate piu' di ogni altra cosa (del resto e' attraverso la bocca e il palato che ci nutriamo ogni volta del partner accanto a noi, carne chiama carne, sapore e voluttà, tremore nel concupire aromi per orgasmi donati e ricambiati ogni volta) non dovete perdere il film di cui si parla a seguire.

01 febbraio 2024

Tutto è possibile in questa povera patria di Andrea Giannoni

 

Se pensate che una serie televisiva targata RAI che puo' definirsi anche discreta come prodotto in se prodotta da Luca Barbareschi possa in qualche modo cambiare quello che la storia del nostro paese ha confutato, escluso e condannato allora vi sbagliate, perché o siete ignoranti come la merda o siete semplicemente fascisti che poi è la stessa identica cosa.


17 gennaio 2024

Uscivamo perchè c'erano i concerti di Andrea Giannoni

 

 "Uscivamo perché c’erano i concerti. Io sotto casa mia, in un club grosso dieci volte casa mia ma anche di meno, ci ho visto Betty Lavette , Mayall e Peter Green, forse una volta anche Ike Turner... Ci ho visto della gente che adesso riempie degli stadi e che ha dei budget da milioni di euro. Io li ho visti in un localetto. Questa cosa qui era lo stimolo per uscire di casa. Mentre ora uscire di casa è andare a bere una birra, andare a mangiare fuori, all’epoca era andare a vedere una cosa. La differenza era legata non tanto alla città quanto al momento storico. Potevi andare anche a bere tre bicchieri di vino dopo, ma andavi dopo esserti nutrito di qualcosa di più importante dell’alcol o del cibo, di un evento culturale, di qualcosa che ti cambiava emotivamente, che metteva in moto un meccanismo di riflessione, di analisi, di crescita, di confronto. Questa cosa qui la puoi ubriacare finché vuoi, ma è quello che il giorno dopo ti spinge ad alzarti e a continuare a fare la tua vita, a crescere, ad andare avanti. Quando si è perso quell’interesse, purtroppo, rimane solo l’ubriacatura."

Andrea Giannoni

25 novembre 2023

Uno stupro di Andrea Giannoni

 


Uno Stupro.

Nell'immaginario collettivo uno stupro è un uomo sconosciuto, armato di qualcosa che rincorre una donna che scappa e urla, cercando in ogni modo di mettersi al riparo. 


01 novembre 2023

IL BEN DEI MORTI di Andrea Giannoni

Monumento funebre della famiglia Gropallo
con allegoria della Città di Sarzana
Emilio Neri, 1880 circa
Cimitero Urbano di Sarzana
                       

Prima della mezzanotte mettete un lume acceso sul davanzale di casa e un pò di cibo buono, frutta, pane, un tovagliolo di lino puo' bastare e...ricordate quelli che avete perso, dategli nome, chiamateli e raccontate loro di come state, di come le buone e le cattive cose della vita vanno avanti, dite i loro nomi a voce alta e scandite le parole, fatelo anche se non ci credete penso che non vi costi nulla, se sapete suonare fate buona musica.


29 ottobre 2023

A proposito di alcuni pensieri (dopo aver ascoltato la cover di un " monumento") di Andrea Giannoni

 
Ci sono canzoni che non andrebbero piu' suonate o meglio andrebbero interpretate con una propria verità. Non mi scuso con i puristi dell'harmonica e del Blues di conseguenza, ma semplicemente mi permetto a 60 anni con all'incirca piu' di mezza vita dedicata a questa Musica, a questo Sentimento, di dire due parole che sicuramente andranno sprecate per alcuni che la intendono in un modo diverso da me.

04 agosto 2023

Ci sono cosi tanti blues di Andrea Giannoni

 


E' un privilegio sentirsi andare oltre quel confine che spesso ci spaventa, quando di notte apriamo la porta al lupo, alla bestia che ci possiede con la foga di un grande cazzo crocifisso, è li che mi fermo a chiaccherare con il mito, è li che tutto il mio blues fuoriesce mescolato al sangue, alla merda, a tutto quel richiamo che nemmeno la Redenzione riesce a sopire.


23 aprile 2023

Rimango cosi in attesa di quello che sono di Andrea Giannoni



RIMANGO COSI' IN ATTESA DI QUELLO CHE SONO


Ancora nel silenzio piu' profondo, cerco di ballare con Peg Leg mentre mi bevo un buon bicchiere di Glenlivet che l'Uomo Morto mi ha regalato tempo fa, insieme a molta della sua musica e della sua rabbia. Cerco qualche cosa che mi liberi dal male prima della resurrezione.

Con le unghie spezzate sfoglio il vecchio testamento che ho trovato in un cassetto di uno scannatoio vicino a Cerea, una stanza di un paradiso sporco di sperma e felicita' cosi affilata da strigermi il cuore mentre...tutta la mia musica mi scava da dentro la carne ed io canto come un povero castrato, canto e celebro gli inni del figlio di dio, già chiuso in un sepolcro profondo, almeno nell'anima mia che questa notte balla insieme a tutti gli ombrari di questa terra maledetta.

Peg Leg ha il viso mondato dalle cicatrici...ma vende bene la sua medicina, sa che gli zeloti gli stanno dietro, perchè lui puzza di musica del diavolo...Legba che danza nei camini che luccicano mentre gli appestati rendono l'anima al dio di israele.

Sono un suonatore di blues con un poco di pelle illustrata, porto croci, harmoniche, voti di pietà e rispetto, non uso conjure hands per cacciare il malocchio, ma leggo nei piatto fondo, pieno di acqua ed olio di oliva, tutto quello che mi passa accanto, perchè è cosi che mia nonna mi raccontava di quelle persone che davano e toglievano la voglia di vivere, predicando nei piatti, liberando gli armadi dai rancori dei morti, quelli che rimangono spesso dietro gli specchi coperti dei comò.

Se da quel sepolcro non è uscito il fetore della morte allora io posso ancora suonare i miei blues e domandargli di mio Padre.

Se in quel sepolcro Maria Maddalena non è bruciata d'amore, io sono solo un pover'uomo.

Eppure io quei morti dietro agli specchi li vedo piangere e gridare rabbiosi e trovo sempre scombinati i miei cassetti e annodate le mie camicie.

Allora chiamo Peg Leg, accendo il mio amplificatore, prendo gli organetti e un buon microfono, apro le porte degli armadi e mentre comincio a suonare, intravedo tra i vestiti tutti quei morti che non torneranno mai più.

Per un attimo li vedo ballare, per un attimo li vedo morire di nuovo.

Rimango cosi in attesa di quello che sono.

Andrea Giannoni


NOTE


19 febbraio 2023

In fondo alla strada di Andrea Giannoni

 


IN FONDO ALLA STRADA

In fondo alla strada qualcuno c'è, qualcun altro ricorda...pochissimi ci parlano.

E noi che aspettiamo i camini che luccicano, sappiamo solo salire sui palchi , sfiorarli prima di cominciare a cantare del blues, dico sfiorare il pavimento di un palco e poi farsi il segno della croce e cominciare a piangere, a sfidare come faceva Vic Chesnutt prima di togliersi la vita...

Ed io sono li con i miei organetti, a provarci come un cazzo di appestato, a rimarcare ai morti che ci sfiorano, ci spaccano gli armadi, ci piegano le grucce dei vestiti, spargono sale e sperma sulle credenze, sui mobili buoni...sui corredi dei divorziati sulle camicie dei vedovi, sui giochi degli orfani...

E' una passione la nostra, fatta di autostrade, carogne sull'asfalto e giochi da bordello, scale differenti e molto faticose che ci portano nel cuore dei blues...ci sono luoghi verso il fiume, a meta' strada dei miei sogni, camponesto, bradiola, ponti di ferro, stazioni chiuse da anni alla memoria, binari morti nella nostra carne di tanti anni fa...

Andrea Giannoni

NOTE:

05 dicembre 2022

LA MIA GENERAZIONE HA PERSO ovvero Elegia per l'appartenza al barocco di Andrea Giannoni

 

Prendo spunto per questa malconcia elegia da un programma che ho visto questa sera, un documentario dedicato al disco di Giorgio Gaber "LA MIA GENERAZIONE HA PERSO" ed in particolare dal brano La razza in estinzione:


Elegia per l'appartenenza al barocco

Quello che succede nelle stanze della politica sarzanina è assai penoso e opaco, parlo naturalmente di quella politica che, quanto meno, dovrebbe garantire il sentirci moralmente legati, da sempre, ad un ideale.

12 novembre 2022

Per mio Fratello Giorgio nel giorno del suo Compleanno di Andrea Giannoni con la partecipazione degli Spoonful

 


Con queste commoventi e immeritate parole di  mio Fratello Andrea per i miei sessantotto anni di presenza sul pianeta, vorrei ringraziare, oltre a lui, grande musicista e mio insegnante di vita, tutti coloro che hanno voluto ricordarsi di me nell'augurarmi un buon compleanno. Un grazie di cuore a tutti con un piccolo Post Scriptum musicale che mi sono permesso di aggiungere e che dedico ancora una volta a tutti voi.


31 ottobre 2022

DARK WAS THE NIGHT di Andrea Giannoni

 

Prima della mezzanotte mettete un lume acceso sul davanzale di casa e un pò di cibo buono, frutta, pane, un tovagliolo di lino puo' bastare e...ricordate quelli che avete perso, dategli nome, chiamateli e raccontategli di come state, di come le buone e le cattive cose della vita vanno avanti, dite i loro nomi a voce alta e scandite le parole, fatelo anche se non ci credete penso che non vi costi nulla, se sapete suonare fate buona musica.


29 agosto 2022

SALVARE IL SALVABILE? di Andrea Giannoni



Leggo con veemenza tutti questi post di politici , ex politici , intellettuali che ci chiedono, mi chiedono, come cittadino riflessivo ed educato alla Democrazia di votare salvando il salvabile. Li leggo tutti o quasi con estrema curiosita' specialmente quelli piu' vicini alla mia realta'.