05 dicembre 2022

LA MIA GENERAZIONE HA PERSO ovvero Elegia per l'appartenza al barocco di Andrea Giannoni

 

Prendo spunto per questa malconcia elegia da un programma che ho visto questa sera, un documentario dedicato al disco di Giorgio Gaber "LA MIA GENERAZIONE HA PERSO" ed in particolare dal brano La razza in estinzione:


Elegia per l'appartenenza al barocco

Quello che succede nelle stanze della politica sarzanina è assai penoso e opaco, parlo naturalmente di quella politica che, quanto meno, dovrebbe garantire il sentirci moralmente legati, da sempre, ad un ideale.

Si continua a pontificare attraverso libri che nessuno mai leggerà, si tenta con grossolana veemenza di ricordare fatti e luoghi della nostra storia, di fatto annacquati dalla mancanza di ritegno di tutti coloro che sono venuti dopo e che si sono appropriati di una loro gioventù scesa a patti con ogni tipo di vergogna dal dopoguerra ad oggi. Pronti al costoso doppiopetto e alla Bella Ciao di turno che, naturalmente, non gli appartiene più. Chi non c'era o chi scappava reclama ancora la sua fetta di quella torta alla merda che, abilmente pasticciata, è ancora una volta gestita dai burattinai del teschio dei teatri, dalla piazza del dialetto.
Tutta una commedia, una sorta di menzogna mal gestita e decorata al barocco, quello che ti riempie la prospettiva di questo basso quadro, che non comunica con niente e nessuno o meglio attraverso promesse d'oro e di appalti luccicanti o asfalti, ponti e luminarie natalizie. Cosa sapete dire se non ricordare un passato che vi avrebbe steso a terra in un lamento malraccontato?
Lindo Ferretti canta "cosi vanno le cose , cosi devono andare" e anche lui è andato. Ma con dignita' almeno, parola sconosciuta a voi, dato che continuate a riempirvi la bocca con i giovani che naturalmente mancano alle vostre presentazioni e riunioni. Vi siete anche dimenticati della cara e buona lotta di classe perche' considerate solo quelli con un buon liceo o diploma che sia e che naturalmente studiano all'estero senza fuggire all'estero, sia chiaro. E gli altri cosa sono? Eppure la creatività, la rivolta stessa non ha bisogno di merito e con questo siete uguali a quelli che ora ci governano. Certo di Gaber "ogni intellettuale fa opinione ma se lo guardi bene è il solito coglione". Voi non siete pronti a tutto.
Seguire i conti che ancora vi regolate nelle stanze del partito è assai umiliante per molti di noi ma del resto il vostro è un vizio che nessuna comunita' o galera di sorta riuscirebbe a togliervi perche' vi manca la volonta' e fate pure finta di sbattere porte e gridare al tradimento degli ideali, rimasti a marcire nel fango dei Bozi di Saudino.

Andrea Giannoni

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