Prima della mezzanotte mettete un lume acceso sul davanzale di casa e un pò di cibo buono, frutta, pane, un tovagliolo di lino puo' bastare e...ricordate quelli che avete perso, dategli nome, chiamateli e raccontate loro di come state, di come le buone e le cattive cose della vita vanno avanti, dite i loro nomi a voce alta e scandite le parole, fatelo anche se non ci credete penso che non vi costi nulla, se sapete suonare fate buona musica.
Ho preparato un lume per mia madre, Eura Maloni di Caprigliola e uno per mio Padre, Ivano Giannoni di Sarzana, della frutta, un pezzo di torrone e delle castagne candite che a lei piacevano tanto. Chiamero' il loro nome piu' tardi e gli diro'che sono sempre un disgraziato e che la loro Nipote Eleonora è un gran pezzo di onore e che ne sarebbero fieri solo nel pronunciarne il nome.
Se avessi pace lascerei perdere queste cose, ma io la pace non la conoscero' mai, questo è certo, perche' sono stato impastato con terra e merda di Lunigiana, terra che grida malie, malocchi e benedizioni e in questa notte voglio, ho solo bisogno di sognare forte fino a farmi sanguinare la bocca, in questa notte in cui impariamo ogni volta a richiamare chi ci ha voluto qui. Chi ci ha voluto bene e che di tanto in tanto scuote e schianta gli armadi di casa e aggroviglia le grucce e annoda la buona biancheria del corredo.
Andrea Giannoni
Nessun commento:
Posta un commento