01 gennaio 2025

" L'addio al 2024 è una questione seria. Con il prossimo 2025 smettero' di suonare..." ANDREA GIANNONI

Andrea e Giorgio Giannoni
 

Sapevo dell'intenzione di mio fratello Andrea di lasciare, per così dire, le scene, di abbandonare quella vita di musicista blues che da sempre lo accompagna e che, nostra madre, aveva fin da subito guardato con occhi malevoli e critici fin dai momenti delle prime, acerbe prove in casa.


Nostro padre, morendo nel millenovecentottanta, non fu in grado di presenziare a questa nuova epifania musicale (probabilmente ne avrebbe ignorato l'avvento come ebbe a disconoscere molto dell'operato dei suoi figli) ma credo, in tutta onestà, che la sua dipartenza ebbe comunque un inevitabile significato su quanto mio fratello fu capace di esprimere negli anni seguenti. Ed io stesso, nel riavvicinamento ad Andrea, dopo un distacco durato troppi anni, compresi quanto il mio ascoltare musica fosse servito da introduzione, da piccola scintilla per fare emergere quella grande passione e quella creatività sonora che Andrea seppe, con maestria e grandissimo impegno, portare a sicuro compimento. Non è stato casuale, allora, da parte mia, celebrare la fine del 2024 con l'esaltazione di quel connubbio tra le proprie radici esistenziali e il blues che mio fratello Andrea ha da sempre posto in essere con la sua doppia, faticosa quotidianità di "operaio" di cucina (come ama definirsi) e di musicista. In quel video e i quei suoni , visto e ascoltati da molti sarzanesi, si è come riverberata quella sorta di contraddizione che vuole il musicista sempre e comunque in prima linea, scherzoso, un poco guascone e disponibile alla festa, a prescindere dagli umori e dalla disposizione d'animo. Ma dietro a questa "maschera" esiste l'uomo, esistono le sue aspirazioni, il voler creare e volare alti, scontrandosi, inevitabilmente, con la diversità della società in cui vivi proprio perchè i tuoi sogni, le tue speranze e le tue scelte non sempre vengono capite, accettate o semplicemente vengono piegate ad usi e costumi che collidono, violentemente, con la propria ambizione ed i propri ideali. 

E, dunque, onore a mio fratello Andrea perchè, giorno dopo giorno, ha saputo combattere, lottare, soffrire e angosciarsi per quella musica del diavolo che ha sparso a piene mani e con la quale la sua vita ha assunto un significato forte e salvifico, capace di di offrigli un senso di inedito e pregnante contenuto personale. Le sue parole, che leggerete a seguire, sono cariche di rimpianto e di una necessaria ineluttabilità ma anche di un orgoglio sotterraneo che, da sempre, ne costituisce il nerbo, la forte resistenza e che gli è anche servito a colmare quei vuoti e quelle debolezze che tutti noi possediamo ma che mai vorremmo rivelare a chicchessia. Un orgoglio che, come è giusto, si è lentamente tramutato in una consapevolezza di fondo della propria specificità e creatività. In una coscienza che gli impone, infine, di fermarsi e di guardare indietro senza troppi rimpianti a ciò che lui ha dato a se stesso ma soprattutto a coloro che hanno avuto la fortuna di ascoltarlo.

Perchè i giorni sono ormai trascorsi,
amico mio, perchè i giorni sono andati,
faremo un brindisi per ricordare con affetto
i giorni ormai trascorsi! (Auld Lang Syne-I Bei Tempi Andati)

Grazie, Andrea. Continua a tenere duro

Tuo fratello Giorgio




L'addio al 2024 è una questione seria. Con il prossimo 2025 smettero' di suonare.
Sono arrivato a questa decisione semplicemente per stanchezza, continuero' a scegliere qualche buona situazione insieme ad un paio di Compagni di strada e a fare magari un'altro disco...chissa'? Ma senza nessun tipo di affanno che in tutti questi anni Blues mi è costato non poco. Ho sessantadue anni di questa roba sulle spalle e trent'anni di Musica che mi ha regalato una vita diversa e bellissima, che mi ha fatto conoscere e condividere con ogni tipo di essere umano il vero significato del razzolare dove la merda germoglia e molto, molto altro. Ho impostato tutta questa vita sacrificando affetti prima di tutto e infinite stagioni e questo per alcuni o alcune era imperdonabile. Ho fatto e suonato Blues, sono stato amato ed odiato anche per questo, qualche volta anche deriso da alcuni. Semplicemente mi affatica ormai proporre delle cose oneste in questa fratellanza blues che naturalmente non esiste o esiste solo in pochi casi (non accuso nessuno, se non me stesso) qui parlo della mia vita, cosa piu' importante. Sono stanco di propormi per finire dentro un Menu, in fondo ad un qualsiasi menu di un locale o birreria del cazzo per quegli spiccioli sempre discussi. La vita che suono nei Blues io l'ho fatta veramente senza nessun travestimento alcuno con la fortuna di avere anche un lavoro primario a cui badare e non so nemmeno se in altre circostanze sarebbe andata meglio, ma anche questa è una scelta di vita e va bene cosi. Alcuni di voi non vedranno mai l'alba da un Autogrill in qualsiasi buco di culo di questo paese, io si, ne ho viste tante con un panino troppo caro in mano.

Andrea Giannoni

Nessun commento:

Posta un commento