08 settembre 2023

RELIGIONI: Nell’indifferenza pseudoaccogliente avanza l’islam fondamentalista

 

Vorrei continuare a parlare di religione e a consigliare la lettura de IL GRANDE GIOCO DEL SAHEL,libro del quale ho parlato nel post precedente per far comprendere, cosa abbia rappresentato, nel passato e nella storia del mondo, un Islam moderato, comprensivo, compassionevole come quello sufi, che prese campo in tutta la fascia del Sahel, a partire da Senegal fino al Corno d'Africa, adattandosi con plasticità  alle popolazioni di quei luoghi e permettendo, seppure con i limiti comuni ad ogni religione, una vita comunitaria migliore, più armoniosa e rispettosa dell'altro.


Chi non conosce i fasti della cultura di Timbuctu, dei grandi regni africani, della cultura e dell'immensa mole di libri e manoscritti che hanno circolato in quei luoghi? Eppure oggi tutto e degenerato da quando la "cultura" di un islam tradizionalista e crudele propugnato dall'Arabia Saudita e dai paesi del Golfo già dagli anni'50, ha preso campo, ridisegnando la visione crudele di questa religione capace di esprimersi in Africa con la diffusione mortale della Jihad e in maniera strisciante in Europa con meccanismi perversi che sempre di più osserviamo tra di noi. 

Prendendo spunto, allora, dalla nuova polemica del divieto dell'abaya nelle scuole francesi ( e cogliendo anche la confusione culturale e politica della sinistra francese e i sofismi cuturali interpretativi da parte delle minoranze) vorrei proporre la lettura di questa riflessione di Cinzia Sciuto per capire la confusione di interpretazione  e di valutazione sul rapporto tra diversi in Italia dove, come in Francia, regole democratiche e libertarie sembrano smarrirsi difronte ad un relativismo che sorregge visioni del mondo patriarcali e misogene.

G.G. 


Nell’indifferenza pseudoaccogliente avanza l’islam fondamentalista

di Cinzia Sciuto da Micromega

Rientrata da pochi giorni a Francoforte dopo un’estate trascorsa in Italia, un’immagine mi colpisce. Alla fermata del tram madre e figlia, entrambe coperte dal velo islamico, si affrettano per prendere il mezzo che sta per ripartire. La bambina non ha più di 8 anni. Sotto l’hijab (un modello disegnato apposta per bambine piccole) indossa un abaya, l’abito lungo fino ai piedi, che le rende piuttosto faticoso salire di corsa sul tram...

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