12 aprile 2023

SABATO 15 aprile A SARZANA UN TUFFO NEL PASSATO CON I COLORI DELLA TORTORA E DELLA COLOMBA

 


Riprendiamo dalla pagina Facebook di Egidio Banti la notizia di questa bella iniziativa  del Centro di cultura "Niccolò V", che riporta Sarzana alle sue origini ed alla sua importanza storico/religiosa nel passato.

Sabato 15 aprile, al mattino - inizio alle 9,30/ 9.45 - il centro di cultura "Niccolò V" di Sarzana dà il via al programma culturale 2023, legato alle celebrazioni dei centenari francescani.
Si tratterà di un tuffo nel passato antico, al quale altri seguiranno. Un tuffo all'insegna dei colori della tortora e della colomba, il bianco e il marrone, ovvero quelli del saio rispettivamente dei frati francescani e dei domenicani.


La storia degli ordini cosiddetti "mendicanti" si intreccia con la storia di Sarzana e della diocesi di Luni. Se fuori città, proprio dove terremo il convegno di sabato prossimo, i frati minori accoglievano e seguivano i pellegrini e i viandanti dell'antica via Francigena, nel cuore del borgo, dove ora sorge il Teatro impavidi, c'erano il grande convento dei domenicani e quello altrettanto grande delle monache clarisse.
Nella tradizione che fu anche di Dante - il quale nella "Commedia" fa tenere a un domenicano, Tommaso d'Aquino, l'elogio di Francesco e ad un francescano, Bonaventura da Bagnorea, quello di Domenico - sarà un professore universitario della Cattolica, il domenicano Marco Giuseppe Rainini, a tenere una relazione, interessante ed inedita, sul rapporto originario tra i due santi e i rispettivi ordini: se forse non si incontrarono a Sarzana, come poeticamente immaginò proprio cento anni fa Corrado Martinetti nell'epigrafe posta sulla stele della "Croce", che riportiamo qui sotto, i collegamenti ci furono, nel solco di un desiderio, antico ed ancora attuale, di profonda riforma della Chiesa: "Ecclesia semper reformanda", frase "ecumenica" citata anche da papa Francesco nel discorso tenuto a Firenze nel 2015.



Parleranno anche, sulle presenze storiche dei francescani a Sarzana, monsignor Paolo Cabano, direttore dell'archivio storico diocesano, e l'architetto Roberto Ghelfi. Sarà insomma una mattinata interessante, conclusa, per chi vorrà, con la visita al vicino chiostro francescano, con gli affreschi del ciclo di Stefano Lemmi, e alla chiesa che ospita, tra le altre opere importanti, i monumenti funebri di Gualterio degli Antelminelli e del vescovo Bernabò Malaspina.
Invito davvero tutti a venire, sabato mattina. Sarà un modo per essere di più noi stessi ...

Egidio Banti

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