05 aprile 2023

EVENTI: Per i 100 ANNI dalla NASCITA DEL PRETE DI BARBIANA InSarzana organizza l'Incontro: IL LASCITO DI DON MILANI


                                                      
Nel compiersi dell'anniversario centenario dalla sua nascita non potevamo non ricordare la figura potente del prete di Barbiana, Don Lorenzo Milani. Personaggio di raro spessore umano e culturale, capace di porre riflessioni e domande, particolarmente indispensabili ma scomode, sulla didattica dell'insegnamento rivolto, in prima istanza, ai bambini disagiati.

L'esperienza della scuola di Barbiana, una frazione di Vicchio, un piccolo borgo sperduto nella diocesi di Firenze, fu un esperimento dirompente e innovativo nella sua visionarietà, tale da attirare forti critiche da ogni versante sociale e politico ma nello stesso tempo capace di stimolare reazioni costruttive negli addetti ai lavori del comparto educativo. Chi non conosce la celeberrima Lettera a una professoressa ? Una critica polemica alla scuola dell'obbligo dell'epoca, redatta collettivamente dagli scolari più grandi di Barbiana sotto la supervisione - ma non l'intervento diretto, come egli ribadirà a più riprese - dello stesso Don Milani.

Abbiamo dunque deciso di ricordare Don Milani attraverso la presenza e la testimonianza della scrittrice Sandra Passerotti, del dirigente scolastico Maurizio Parodi e di Fiorella Tagliaferri, testimone in diretta dell'esperienza di Barbiana. L'incontro avverrà martedì 18 aprile 2023 alle ore 17 nella sala del'ex Tribunale di Sarzana, Piazza Don Ricchetti (accanto alla chiesa di San Francesco)

Dopo l'introduzione e la presentazione dell'evento da parte di Monica Faridone, Vilma Petricone e Cristina Vittoria del Direttivo di InSarzana, saranno presentati contestualmente due libri da parte della scrittrice Sandra Passerotti per meglio comprendere il significato educativo e sociale che ha rivestito l'esperienza scolastica di Don Lorenzo Milani, a seguire ascolteremo dalla viva voce  di chi era alunna, Fiorella Tagliaferri, come fosse vissuta la vita dello studente in quella sperduta località fiorentina. Concluderà Maurizio Parodi, ex dirigente scolastico (già intervenuto con un suo contributo " Possedere la parola" nel primo libro della Passarotti) che ci parlerà del metodo pedagogico del prete di Barbiana.

Al termine, per chi lo vorrà, potranno essere acquistati i volumi presentati con la firma autografa dell'autrice.


                                    I LIBRI



Il primo libro è Non bestemmiare il tempo di Fabio Fabbiani, marito di Sandra Passerotti. Questo libro è la preziosa testimonianza di Fabio Fabbiani che ha frequentato la scuola di don Milani a Barbiana. Un’esperienza che gli ha trasformato la vita, una vita in cui la presenza del Priore è stata sempre centrale. L’autore ha conservato gelosamente per sé questi preziosi ricordi, un tesoro che ha protetto e mai usato. Solo negli ultimi mesi della sua vita si è convinto a raccontare questa bellissima esperienza (raccolta dalla moglie Sandra) in cui narra, sotto forma di diario, ciò che accadeva giorno per giorno a Barbiana. Nasce una testimonianza inedita, utile a comprendere la didattica di quella scuola rivoluzionaria e la grande figura di educatore, sacerdote e maestro di don Milani. Fabio permette al lettore di entrare in quella scuola, esserne partecipe, vivere la sua unicità lasciando un grande messaggio che oggi, ancora più di ieri, andrebbe ascoltato.



Il secondo libro è Le ragazze di Barbiana di Sandra Passerotti, n
uova edizione per il libro che raccoglie le testimonianze delle figure femminili che agirono a diverso titolo nella scuola di Barbiana. Il libro dà voce alle ex allieve di don Lorenzo ma anche alle altre donne che svolsero un ruolo importante a Barbiana.

La nuova edizione realizzata per i 100 anni dalla nascita di don Milani, si arricchisce di un paio di nuove testimonianze, di una riduzione teatrale del libro e del commento del Prof. Dimitris Argiropoulos, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche dell’Università di Parma che utilizza il volume per fare lezione ai suoi studenti

Sandra Passerotti è la moglie di un ex-allievo di don Milani (Fabio Fabbiani), ha conosciuto il Priore anche attraverso i racconti e la storia personale del marito, purtroppo mancato. E' portando la sua testimonianza in una scuola che una ragazza le chiese se la scuola di Barbiana fosse stata una scuola maschile, se non ci fossero bambine...

Da quella domanda è nato il libro “Le ragazze di Barbiana. La scuola al femminile di don Milani” frutto di un lungo e paziente lavoro di ricerca dell'Autrice che ha intervistato le bambine di allora (oggi nonne) e ha ricercato le diverse testimonianze femminili.

Il libro raccoglie diverse testimonianze di donne che, negli anni ’50 e ’60, hanno avuto don Milani come maestro e i racconti delle donne adulte che a Barbiana contribuivano all’azione educativa. Dai racconti emerge come Don Lorenzo Milani spiegasse alle sue allieve come l’apprendimento di un lavoro avrebbe permesso loro una vera emancipazione e quanta importanza attribuisse alla loro formazione.

Le ragazze di Barbiana ha contribuito a far crollare i tanti stereotipi diffusi sul disinteresse di Don Milani al mondo femminile.

Le fonti sono inedite e documentate.


                                  GLI AUTORI


Sandra Passerotti con il marito Fabio Fabbiani in una foto di qualche tempo fa

Sandra Passerotti 
(Pontassieve 1951) di famiglia contadina, si diploma in ragioneria all’Istituto Galileo Galilei di Firenze. Sposa Fabio Fabbiani, metalmeccanico, ed entra in contatto con i valori di Barbiana dove Fabio è stato alunno; col marito affronta le difficoltà della vita, facendo diversi lavori. Raccoglie le memorie di Fabio in Non bestemmiare il tempo. L’ultimo insegnamento di Don Lorenzo Milani (Viareggio, 2017).Impegnata nel sociale, in continua autoformazione culturale, fa la nonna con allegria.

                       IL DIRIGENTE SCOLASTICO


Maurizio Parodi

Maurizio Parodi
 nasce il secolo scorso a Pontremoli, Lunigiana, terra di statue stele, castelli e librai. Entrato nella scuola a sei anni, non ne è più uscito: studente, maestro, dirigente scolastico, ricercatore e infine padre (di uno studente, of course).

Vive a Genova dove si occupa di formazione, ricerca, progettazione in ambito socio-pedagogico, non ancora rassegnato all'impermeabilità degli apparati educativi.

Ha pubblicato numerosi articoli su temi pedagogici e didattici e alcuni libri, tra cui Gli adulti sono bambini andati a male (Sonda, 2013).


                                      L'ALUNNA




Fiorella Tagliaferri, nata nel 1948 a Palazzuolo sul Senio (FI) figlia di contadini, incontra il Priore a 6 anni nella chiesa di Barbiana e nella scuola elementare dove lui fa supplenze, quando il brutto tempo impedisce alla maestra di arrivare. Lei lo ricorda con un bel caratterino e con una dialettica sbalorditiva e, di certo, con molto carisma; sapeva spiegare benissimo; lei aveva fame di imparare e lui le dava poesie da imparare, specie la domenica pomeriggio quando era libera dai lavori della campagna. Spesso i suoi genitori le facevano perdere la scuola e questo la faceva restare indietro. Don Lorenzo era l’unico che la stimava e aveva capito anche che sua mamma la picchiava e per questo le diceva di ribellarsi perché, la rassicurava, i genitori non sono tutti perfetti. Diceva: «Tutti devono studiare, anche le bambine, dov’è scritto che le femmine non devono avere cultura e che devono solo sposarsi e fare figli? Tu, Fiorella, vali tanto, ma devi ragionare con la tua testa». All’inizio erano sei bambine, stavano sotto la pergola a fare scuola quando arrivarono Ammannati, La Pira e altri professori da Firenze; i loro insegnamenti non annoiavano mai, davano loro molta forza e ricorda che a 13/14 anni aveva saputo difendere suo papà dal padrone che non voleva pagargli un lavoro. L’ultimo ricordo del Priore è di quando andarono a trovarlo a Firenze, quando era malato, e lui chiese loro di dargli del sangue, ma era un fifone perché aveva paura delle siringhe. Più tardi Fiorella sposò Gianpaolo, uno dei ragazzi di Barbiana.

Questo Evento rappresenta un momento particolare di recupero di una personalità e di una visione didattica che molti giovani educatori, magari maestri o professori, dovrebbero conoscere per meglio affrontare il loro quotidiano e faticoso mestiere di educatori.

Non mancate.

InSarzana

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