Uno dei grandi momenti di creatività dei settanta. Un film che insegnò al mondo la via italiana al thriller e al giallo. Se ne riparla in questi giorni perchè viene ripresentato in versione elettronica aggiornata ed è un'occasione ghiotta per rivedere al cinema un film importante e interessante proprio per il carico di innovatività che possedeva e le forti scene coinvolgenti e spiazzanti che ne costituivano la novità.
Profondo Rosso, torna in sala, in 4K, il capolavoro di Dario Argento
di Orio Caldiron da Cinematografo
La centralità che oggi sembra rivendicare Profondo rosso (1975) nell’opera di Dario Argento non dipende soltanto dalla sua posizione intermedia, dopo i primi thriller a cui deve la sua clamorosa affermazione all’inizio dei settanta e prima di approdare all’horror più irrazionale con Suspiria (1977). Nel momento di congedarsi dal giallo all’italiana sente il bisogno di ritornare ancora una volta alla scena primaria in cui è nato come autore.
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David Hemmings in una scena del film |
La coazione a ripetere gli fa rivisitare le suggestioni narrative degli inizi, esasperando il catalogo delle ossessioni audiovisive che trovano le radici nel cinema dei sessanta, da Mario Bava a cui deve la scoperta degli spazi urbani e il minaccioso del quotidiano a Sergio Leone che gli ha insegnato la dilatazione drammaturgica...
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