Ecco il Monumento alla Deportazione dopo l'intervento ricostitutivo. Vista la concomitanza della festività dei defunti vorremmo consigliare a tutti coloro che si recheranno al Cimitero per salutare i propri cari, di compiere una piccola deviazione e rinnovare un pensiero alla memoria di quanti di noi, esseri umani, sono stati vittima di tragiche deportazioni di massa. Un esercizio di memoria che trova in questa condivisione una reale ragion d'essere.
In un post prossimo documenteremo le fasi della ricostruzione e dell'inaugurazione.
Sul cartello posto a lato la scritta:
MONUMENTO ALLA DEPORTAZIONE
CIMITERO COMUNALE DI SARZANA
Questo monumento vuole, nella sua semplice architettura, tenere vivo il ricordo di quanti furono deportati nei campi di prigionia della Seconda Guerra Mondiale e in tempi più recenti. Edificato nel 1976 su progetto dell’architetto Gianfranco Damiano e commissionato dalla Consigliatura sarzanese guidata dal Sindaco Anelito Barontini, si compone di sei lastre di cemento armato delle quali cinque, in posizione verticale, riportano gli infausti nomi di alcuni lager tristemente noti. Da sinistra a destra: TELL AL-ZAT'AR, TREBLINKA, RISIERA DI SAN SABBA, AUSCHWITZ, STADIO DI SANTIAGO DEL CILE. L'ultima lastra, orizzontale, riporta la frase: DEDICATO A TUTTI I CADUTI NEI CAMPI CONCENTRAMENTO in varie lingue. Il Monumento alla Deportazione è stato ripulito e restaurato ad opera dell'Associazione INSARZANA che, di proposito, non ha voluto intervenire nell’integrare le lettere mancanti nei nomi e nelle frasi, rispettando l’intrinseco valore artistico e simbolico dell'opera e gli inevitabili guasti del tempo.
SARZANA, OTTOBRE 2024
LA POSIZIONE DEL MONUMENTO NEL CIMITERO DI SARZANA:
(cliccare sull'immagine per ingrandire) |
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