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EARTHRISE (1968) La celeberrima immagine della Terra che sorge sulla Luna, fotografata dall'astronauta William Anders dell'Apollo 8. |
Dedicato ai terrapiattisti e
Pochi articoli racchiudono tanta poesia intrisa di una scienza umana che fa commuovere. Le parole di Gaia Manzini ci guidano in una scoperta osservativa del nostro pianeta da fuori, capaci di mostrarci la vera essenza della Terra e mettendo a nudo i paradossi e le aporie dell'essere umano, della sua vita tumultuosa e aliena al senso reale della Natura.
LA TERRA FOTOGRAFATA DALLO SPAZIO
di Gaia Manzini da Il Post
Avrò avuto otto anni.
Mio padre tornò a casa da un viaggio di lavoro con un poster arrotolato che era alto quasi quanto lui. Lo stendemmo insieme sul pavimento e poi lo appendemmo sulla parete proprio sopra il mio letto. La cartina del mondo. No anzi: una grandissima foto satellitare – forse l’insieme di molte foto satellitari – che riproduceva la Terra. La testa sfumata e gialla dell’Africa, l’immensa estensione dell’Asia, il violetto dell’Himalaya, le isole sparse come coriandoli nel Pacifico e tutte le increspature e le gibbosità che formavano il quadro astratto degli oceani, con quel punto indicibile e seghettato come il dorso di un drago, la fossa delle Marianne, che sapevo essere il punto più profondo del globo. Così profondo da essere vicino al cuore della terra, pensavo. Ho trascorso tutta la mia infanzia e adolescenza con il mondo sopra la testa...
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