14 giugno 2025

SABATO IN MUSICA: Pink Floyd - Careful with That Axe, Eugene- Live At Pompei- 1972

             


I Pink non hanno mai svelato chi fosse Eugene ed a cosa si riferisse il titolo, certo che il fatto che Point Me at the Sky, il lato A del singolo che la conteneva, iniziasse con: “Hey, Eugene, this is Henry McClean” potrebbe aver influito.





Secondo un’altra teoria, il titolo potrebbe riferirsi ad un certo “Eugene Craft” serial killer che negli anni ’60 fu sospettato di aver compiuto una serie di omicidi con l’ascia in Inghilterra.




Altri ancora ritengono che il brano sia un “omaggio” a Jerry Garcia, il chitarrista dei Grateful Dead, anche lui tra il cast della colonna sonora di Zabriskie Point (tre brani dei Pink Floyd finirono nel film di Antonioni, uno di questi, Come In Number 51, Your Time Is Up, altro non era che l’ennesima revisione con minime variazioni di Careful), a cui mancavano due dita tagliategli inavvertitamente dal fratello con una ascia.

Il sito Seedfloyd, inoltre, fa notare come nello slang rocchettaro inglese fighetto “axe” era un modo simpatico per chiamare la chitarra. Il titolo quindi sarebbe una specie di gioco di parole.




Il 17 dicembre 1968 Careful with that axe, Eugene viene pubblicato ufficialmente per la prima volta come B Side del singolo Point Me at the Sky.

Il singolo è l’ultimo tentativo dei Pink Floyd di aggredire il mercato dei 45 giri con un disco contenente pezzi inediti e non tratti da LP, mercato a cui i Pink Floyd di Syd Barrett avevano puntato più volte ma che con il nuovo corso stavano abbandonando.

Dopo un inizio strumentale, la pronuncia del titolo “Careful with that axe, Eugene!” dà il segnale ai 4 musicisti che si lanciano in un crescendo che conduce il discorso verso un’esplosione musicale suggellata dal celeberrimo Urlo di Waters (famoso quasi quanto l’Urlo di Munch).

Il brano diventa subito un pilastro dei concerti dei Pink Floyd e già ad aprile del 1969 il gruppo, che ha ormai preso una nuova direzione, quando decide di registrare i loro cavalli di battaglia dal vivo per farne un album che – almeno nelle intenzioni – avrebbe dovuto essere la versione definitiva del repertorio dell’epoca prima del suo abbandono, inserisce anche Careful tra i pezzi scelti.

Il live uscì qualche mese dopo con il titolo di Ummagumma, il famosissimo doppio disco pubblicato dalla band il 25 ottobre 1969.




Le loro intenzioni, però, furono disattese dato che Careful with that axe Eugene avrebbe avuto ancora diverse reincarnazioni ed una lunga vita nei live e nelle registrazioni della band. Dopo essere stato presente sotto varie forme praticamente in tutti i live del gruppo dal maggio del 1968, i Pink continuano ad eseguire Careful per qualche mese dopo l’uscita di Dark Side of the Moon fino al concerto di Vienna del 13 ottobre 1973 quando viene suonata per l’ultima volta. Da quel momento, a parte un caso nel 1977, il pezzo viene abbandonato per sempre dal gruppo.

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