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Aharon Giladi (1907–1993), The Extended Family. |
Proviamo a parlare di bambini (e necessariamente di genitori) da due punti di vista. Forse non molti si sono chiesti di che cosa si parli realmente quando l'argomento è la maternita' surrogata, una materia simile ad un campo minato dove ad ogni passo, ad ogni valutazione si rischia di innescare contrasti, conflitti, prese di posizione radicali o troppo permissive.
Lo spunto viene dal fatto che in Commissione di Giustizia è stato accettata la proposta di Giorgia Meloni espressa come "reato universale", nata per regolamentare in senso molto restrittivo appunto la maternità surrogata, con le ovvie ricadute su quanti futuri genitori vogliamo avere dei figli, siano esse coppie eterosessuali o omosessuali e sul destino stesso, non chiaro, di quei bambini che vedrebbero puniti i genitori proprio per averli messi al mondo. Nello stesso tempo occorre chiederci, per rimanere sempre dalla parte de bambini, quale sia il loro destino quando uno dei due genitori ( nella fattispecie quasi sempre la donna) viene a mancare perchè ucciso dall'altro. Una domanda quest'ultima che rappresenta un corollario tragico al teorema sempre più dirompente dei femminicidi. I due articoli che seguono ci pongono davanti ad una reltà difficile da valutare, da accettare, alle normative tuttoggi presenti e come sia necessario (nel primo caso), alla luce dei grandi passi avanti della scienza, poter mantenere la libertà di scelta della donna e delle coppie ma calata in un ambito altruistico che dovrebbe escludere qualunque transazione commerciale per ottenere un figlio agognato. Comunque la pensiate e soprattutto se siete persone giovani, conoscere i termini del problema e rifletterci sopra può aiutarci a vivere e a praticare una coesistenza migliore nella comunità.
InSarzana
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