07 maggio 2022

FAMIGLIA: Di che cosa parliamo quando parliamo di gestazione per altri/ I figli sono le altre vittime del femminicidio

Aharon Giladi (1907–1993), The Extended Family.
 


Proviamo a parlare di bambini (e necessariamente di genitori) da due punti di vista. Forse non molti si sono chiesti di che cosa si parli realmente quando l'argomento è la maternita' surrogata, una materia simile ad un campo minato dove ad ogni passo, ad ogni valutazione si rischia di innescare contrasti, conflitti, prese di posizione radicali o troppo permissive.

 

Lo spunto viene dal fatto che in Commissione di Giustizia  è stato accettata la proposta di Giorgia Meloni espressa come "reato universale", nata per regolamentare in senso molto restrittivo appunto la maternità surrogata, con le ovvie ricadute su quanti futuri genitori vogliamo avere dei figli, siano esse coppie eterosessuali o omosessuali e sul destino   stesso, non chiaro, di quei bambini che vedrebbero puniti i genitori proprio per averli messi al mondo. Nello stesso tempo occorre chiederci, per rimanere sempre dalla parte de bambini, quale sia il loro destino quando uno dei due genitori ( nella fattispecie quasi sempre la donna) viene a mancare perchè ucciso dall'altro. Una domanda quest'ultima che rappresenta un corollario tragico al teorema sempre più dirompente dei femminicidi. I due articoli che seguono ci pongono davanti ad una reltà difficile da valutare, da accettare, alle normative tuttoggi presenti e come sia necessario (nel primo caso), alla luce dei grandi passi avanti della scienza, poter mantenere la libertà di scelta della donna e delle coppie ma calata in un ambito altruistico che dovrebbe escludere qualunque transazione commerciale per ottenere un figlio agognato. Comunque la pensiate e soprattutto se siete persone giovani, conoscere i termini del problema e rifletterci sopra può aiutarci a vivere e a praticare una coesistenza migliore nella comunità.

InSarzana

Di che cosa parliamo quando parliamo di gestazione per altri

di Eva Benelli, Maurizio Bonati da Scienza in Rete

Per prima cosa abbiamo perso di vista i diritti, quelli dei bambini nati e che devono nascere. Nella nebbia semantica causata dallo scontro delle parole: l’utero in affitto contro la gestazione per altri, la maternità surrogata contrapposta alla gravidanza solidale, le tutele da garantire ai più piccoli hanno assunto i contorni dell’incertezza. E poi si sono persi nella nebbia anche i diritti degli adulti: la donna procreatrice e le persone che sperano di diventare mamme e papà...

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I figli sono le altre vittime del femminicidio

di Alice Facchini da Internazionale

Gennaio 2021, Concordia Sagittaria, in provincia di Venezia: Victoria Osagie, 35 anni, viene accoltellata dal marito davanti agli occhi dei tre figli di nove, sei e due anni. Agosto 2021, Monterotondo Marittimo, 60 chilometri a nord di Grosseto: Silvia Manetti, 45 anni, vedova e madre di due ragazzi di 10 e 14 anni, è uccisa dal suo nuovo compagno. Dicembre 2021, periferia di Catania: Giovanna Cantarero, 27 anni, è assassinata a colpi di pistola dall’uomo con cui aveva una relazione, lasciando una figlia di quattro anni...

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