L'avvicinamento al Natale ci spinge a parlare di musica, di quei suoni tanto cari a noi vecchi boomers. D'altronde di David Jones, alias David Bowie, pare essersi perso qualcosa nel susseguirsi di nuove sonorità, di nuovi musicisti e nella normalità umana di perdere il filo della memoria e dunque di figure che, come Franco Battiato o Lucio Battisti, per rimanere in Italia, paiono già lontani anni luce.
Hunky Dory
La recensione da Onda Rock di Antonio Puglia
Lo sguardo sognante, i biondi capelli lunghi raccolti tra le mani. Una posa da diva del cinema muto. Greta Garbo. Un'immagine senza tempo, una vecchia foto ritoccata, dal sapore di fine Ottocento. Ambiguità, sofisticatezza. Così David Bowie, a un passo dalla consacrazione "glam" di "Ziggy Stardust", ci offre il primo dei suoi capolavori...
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Queen Bitch live 1972
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