Lo spreco alimentare rappresenta una minaccia che incombe sempre più fortemente nella nostra vita quotidiana, ma che risulta ancora ben poco chiara anche solo dal punto di vista nozionistico.
Da dove deriva, dunque, lo spreco alimentare e cosa possiamo fare per prevenirlo?
Ogni anno un terzo della quantità totale di cibo prodotto mondialmente viene perso o inutilizzato, un numero corrispondente a ben 1,6 miliardi di tonnellate. Un valore che con il passare del tempo invece che diminuire aumenta; la previsione per il 2030 supera infatti i 2 miliardi di tonnellate di cibo sprecato. Si possono indurre i ristoratori e i supermercati a devolvere gli alimenti invenduti, si può tentare di cambiare la mentalità del consumatore o incentivare gli enti di beneficienza. Al festival di Gastronomika si discute degli strumenti che abbiamo per smettere di fare finta di niente.
Recuperare le eccedenze alimentari e insegnare a ridurre gli sprechi
di Benedetta Barone da Linkiesta
La povertà è in crescita. Questo assunto iniziava a mostrare le sue prime, inquietanti pieghe già prima della pandemia, e poi è esploso. Adesso, con l’inflazione alle stelle e i rincari energetici, il numero di coloro che si trova improvvisamente a ripensare la propria esistenza ed è costretto a risparmiare, a chiedere aiuto, ha coinvolto anche i più insospettabili. Anzi, potremmo dire che ciascuno, nel proprio piccolo, è indotto a rielaborazione delle proprie uscite economiche...
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