Un insegnante di Italiano e Latino risponde alle perplessità di un genitore che ha chiesto al docente di esentare la figlia dal leggere un particolare libro, consigliato dall'insegnante stesso alla classe. Ne emerge un quadro particolarmente interessante che si esplicita già in queste parole
A cosa servono i libri che non piacciono ai genitori?
di Ivo Grandi da Il Post
Caro genitore di Sofia,
ho già risposto all’email in cui mi chiedeva di sollevare sua figlia dal compito di leggere Dio di illusioni, il romanzo di Donna Tartt che ho recentemente assegnato a tutta la classe. Le ho scritto che certo, va bene, Sofia si astenga pure dalla lettura, se i genitori ritengono che il libro possa turbarla. Via email non scriverò altro a questo proposito. Il problema, però, è che mi è rimasto un buco dentro, all’altezza dello stomaco. Abbia pazienza, bisogna che me ne liberi, altrimenti non ci dormo la notte. E siccome, nelle ultime settimane, di notti insonni ne ho accumulate diverse per varie ragioni, preferisco evitare di aggiungerne altre alla collezione. Le scrivo qui sul Post, Lei non leggerà, ed entrambi ci eviteremo irritazioni e fastidi...
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