12 luglio 2022

EVENTI "THE ROAD GOES ON FOREVER", sabato 23 LUGLIO 2022 Conosciamo meglio i protagonisti: Luciano Federighi

 

Come per gli altri eventi dei mesi precedenti, cominciamo un lento avvicinamento ai protagonisti della serata sarzanese del 23 luglio prossimo alla Factory di Giuliano Tomaino in Via Fiasella 94 dove InSarzana ha messo assieme tre grandi esperti italiani di musica blues e  rock che ci racconteranno le loro ultime fatiche letterarie. (
QUI trovate i particolari della serata)

Dunque oggi parliamo di Luciano Federighi, pisano di nascita, cresciuto a Viareggio, laureato in letteratura anglo americana all'Università di Pisa (che presenterà sabato 23 il suo nuovo libro Confessin' th Blues) e lo facciamo con questo bel articolo da ISSUU (seguite i links, mi raccomando), seguito a ruota da uno splendido video che ci rivela come Luciano non solo sappia scrivere di note ma rivela doti musicali non comuni.



LUCIANO FEDERIGHI: BLUES NEL SENTIRE

Una voce profonda, rilassata e vagamente minacciosa, popola i suoi brani di metafore, doppi sensi e citazioni sospese tra laconico sarcasmo e allucinante inquietudine. Federighi frequenta strade appartenute a Chet Baker, Paolo Conte, Percy Mayfield, Henry Salvador, Dr John e Tom Waits, uno scomodo quartiere residenziale per cuori solitari, ideali strapazzati e sogni infranti. In decenni di illuminati articoli, conferenze e trasmissioni radio, Luciano Federighi ha fornito un contributo essenziale alla critica musicale. La sua corposa bibliografia comprende Blues on My Mind, un saggio su temi e poetica del blues, Blue & Sentimental, dedicato all’universo vocale americano di metà Novecento, e i tre volumi di Istrioni e sirene, una serie di monografie che attraversano jazz, soul, pop e blues e si estendono, in ordine alfabetico, da Johnny Adams a O.V. Wright. Ma Luciano è anche interprete di qualità; una figura singolare di cantautore in blues, rivestita di una vena surreale e corroborata dalla conoscenza enciclopedica di forme e contenuti della canzone afroamericana e della letteratura noir. 

 In un anno disastroso per l’intrattenimento, Federighi ha pubblicato ben due album, portando così la discografia personale a quota dieci. Viareggio and Other Imaginary Places rivolge lo sguardo nostalgico alla sua città. L’ambientazione è però sfuggente, e le registrazioni, in cui Luciano, alla voce e al pianoforte, è accompagnato dal sassofonista Davide Dal Pozzolo, sono avvenute a Torino. Tematiche buie, malinconiche e claustrofobiche si integrano con derive romantiche e sentimentali e il salace umorismo, sempre in cerca di “A Sabbatical From The Blues”. Anche il successivo October Land è un lavoro a quattro mani. Realizzato a fianco di Andrea Garibaldi, pianista e arrangiatore, è un modello di impressionismo sui blues della solitudine e sentimenti affini. Narra di una terra insicura, dove si aggirano fantasmi, e c’è un omaggio a Mel Tormé in “The House Is Haunted By The Echo of Your Last Goodbye”. Sono immagini e storie poco rassicuranti, da cui Luciano pare distillare una forza tranquilla, positiva. Fedele alla funzione e alla storia plurisecolare del genere, si serve del blues per venire in soccorso di chi dai blues è afflitto.



                  Studio blues-Episodio 7  Another lonely sunday

                         Luciano Federighi e Davide Dal Pozzolo

Nessun commento:

Posta un commento