20 agosto 2022

IN ITALIA: I costi sociali del Jova Beach Party

 

Dopo lo sfacelo terribile che si è verificato a Marinella, parlare di spiagge diventa sicuramente più arduo. Che quanto sia accaduto abbia un solo colpevole, cioè il riscaldamento globale e dunque l'evidente operato  dell'essere umano, non è più una novità sebbene, come in molti altri problemi, un buon numero di ignoranti negazionisti continuano la loro stupida campagna antiecologica.


Il liquidare con poche parole contrarie problemi di questa valenza è sempre di più diventata l'occupazione di molte persone social-dipendenti incapaci di tentare di valutare con criteri certi e scientifici quanto si presenti nella vita quotidiana. Se parliamo, allora, di spiagge e ci spostiamo su versanti ludici non possiamo non notare come l'approccio sopra sottolineato rimanga comunque lo stesso. I recenti tour di Jovanotti non hanno certo la valenza distruttiva di un vento a 140 km all'ora, tuttavia, nella loro invenzione, costruzione e messa in pratica sembrano comportarsi con la stessa, incontrollata impostazione. Tutto questa valenza elefantiaca, diventata la norma, nel dispiegarsi del divertimento estivo (parlo anche di traffico inenarrabile, parcheggi che scoppiano, città e luoghi ingurgitati da torme di vacanzieri, giga navi traboccanti di folle gaudenti, ecc.) potrebbe fare il paio con la quasi certa incontrollabilità del riscaldamento globale ponendosi, oramai, come una incoercibile, irrefrenabile onda di sudati godimenti, di posticce voglie, di fantasmatici rilassamenti che tutto travolge nella sua corsa. Ma tutto ciò, come il riscaldamento globale, viene considerato poco da molte persone che, nella loro cecità social, pensano (e scrivono) che da un lato gli eventi estremi ci sono sempre stati con la sfortuna di coloro ai quali toccano e dall'altro che Jovanotti ha ragione quando dice che gli ecologisti dicono il falso e che i suoi concerti, proprio perchè avvengono sulle spiagge, non danno noia a nessuno, non creano danni all'ambiente. Credo che dopo quanto visto anche qui da noi, un poco di riflessione sarebbe, evidentemente, necessaria soprattutto perchè il numero di tali avversità è in crescita esponenziale e magari la prossima volta toccherà a qualche negazionista vedere volare via il tetto della propria abitazione. Per quanto riguarda Jovanotti che, tra l'altro, trovo musicalmente capace, l'equivoco dei suoi concerti sabbiosi ha bisogno di alcune poco allegre precisazioni che fanno dubitare delle posizioni e delle visioni progressiste del nostro, mostrandoci quale siano le fosche realtà che si muovono dietro a questi esagerati eventi. A seguire dunque l'articolo dall'Essenziale di Internazionale. Buona Lettura

 I costi sociali del Jova Beach Party

di Sarah Gainsforth da L'essenziale

La seconda edizione del Jova Beach Party, il tour estivo che Jovanotti sta portando in dodici località italiane, di cui nove sono spiagge, è al centro di numerose critiche per il suo impatto ambientale. I concerti distruggono i delicati ecosistemi costieri con lo spianamento delle dune, l’abbattimento di piante, il calpestio di migliaia di persone, fanno notare molte associazioni ambientaliste tra cui Legambiente, la Lipu e l’Ente nazionale protezione animali, che hanno lanciato una petizione per vietare i grandi eventi su spiagge e siti naturali...

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