19 novembre 2023

INCONTRO SULL'ACQUA PUBBLICA A SARZANA: Un commento e alcune foto dell'iniziativa di inSarzana

I due relatori Egidio Banti e Rino Tortorelli
 

Una buona partecipazione in un sabato italiano dedicato a parlare di acqua pubblica nel convegno che ieri InSarzana ha voluto proporre nella sala consiliare del Comune di Sarzana. Più di quaranta persone, di cittadini volonterosi e interessati ha seguito con attenzione e rigore le parole dei tre relatori.


Luca Mercalli è stato rigoroso e scientificamente ineccepibile nella sua drammatica relazione sul problema dei cambiamenti climatici e dell'acqua, restituendoci un quadro che dovrebbe far pensare ad un futuro veramente a tinte fosche. Egidio Banti, nella sua prolusione sulla nobile e efficace presenza della gestione pubblica dell'acqua nel suo comune (Maissana) ha evidenziato come sia possibile applicare tale conduzione anche in molti altri luoghi se solo ne esistesse la volontà. Ed infine ci ha pensato Rino Tortorelli a toglierci ogni dubbio su questa possibilità, nell'esplicitare con parole veementi la mercificazione del cosidetto "oro blu", chiudendo inevitabilmente il cerchio con quanto detto da Mercalli sul futuro del pianeta, a causa dei comportamenti ignobili e predatori che sono la norma in una società incapace di vedere oltre ai meccanismi di mercato e della concorrenza.  


La presidentessa di InSarzana
Monica Faridone (di spalle) e Luca Mercalli

Inseriremo al più presto le relazioni di Mercalli, Banti e Tortorelli, da noi registrate, sul blog e sul nostro nuovo canale You Tube a beneficio di coloro che non hanno partecipato e che consigliamo vivamente di ascoltare, perchè rimane evidente che qualcosa non quadra se un argomento così importante, così impattante sulla quotidianità biologica e sui costi delle famiglie, viene disatteso da amministratori, partiti politici (solo Marco Baruzzo, nuovo segretario Pd di Sarzana, ci ha comunicato la sua impossibilità ad essere presente), da alcune associazioni ma soprattutto dai giovani e dalle famiglie alle quali pare non interessare minimamente un argomento di tale rilevanza. Evidentemente molti cittadini hanno perso completamente il concetto di bene comune che l'acqua possiede. (Bene comune: l'insieme delle risorse, materiali e immateriali, utilizzate da più individui e che possono essere considerate patrimonio collettivo dell'umanità). 

La logica fuorviante di non considerare più l'acqua bene comune (come al contrario accade nella comunità del piccolo comune di Maissana) possiede dei risvolti antidemocratici non da poco perchè tira in ballo la nostra Carta costituzionale nella quale in molti articoli e commi il concetto di bene comune è ribadito con forza quando la Costituzione pone al centro della sua struttura la persona con il suo libero sviluppo, con le sue peculiarità e differenze (dall'articolo 3 il pieno sviluppo della persona umana, 29 e 30 la famiglia, 18 le associazioni, 39 i sindacati, 49 i partiti.


Luca Mercalli, Nicola Gianello,
Monica Faridone, Giorgio Giannoni

I diritti sociali (salute, istruzione, lavoro) o i diritti di libertà (personale, di stampa, di circolazione, di riunione) a volte sovrapponendosi o intersecandosi con i beni comuni costituiscono la base, le condizioni per il pieno sviluppo della persona umana, perchè sia effettivamente libera, perchè venga rispettata la sua dignità.

Quando i beni comuni non vengono rispettati, come accade nella società odierna dove la loro mercificazione è la norma, dove si assiste ad una generalizzata dilatazione del privato, dove si regalano al mercato sempre nuovi settori, come quello della conoscenza o della sicurezza, si instaurano le diseguaglianze. I beni comuni sono beni di tutti e di nessuno in esclusiva, non sono mercificabili e devono essere assicurati a tutti, in maniera uguale, secondo i canoni di una eguaglianza sostanziale. Dunque lo strumento dell'eguaglianza è il pubblico non la concorrenza. Occorre difendere ed ampliare lo spazio del pubblico.

La presentazione dell'evento
da parte di Monica Faridone

Spazio del pubblico che è ben evidenziato nella nostra Costituzione (articoli 41, 42, 44, che prevedono limiti come l'utilità sociale, la sicurezza, la libertà, e la dignità umana) o l'articolo 43 che permette di la possibilità di trasferire allo Stato, ad enti pubblici o alla comunità di lavoratori o di utenti imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.


La presentazione dell'evento da parte
dell'Assessore all'ambiente, Luca Ponzanelli

In definitiva, allora, la battaglia per l'acqua come bene comune si inscrive all'interno del conflitto sociale, che si snoda, ieri come oggi, attorno alla proprietà in specie dei beni necessari per una vita degna, dall'acqua, al lavoro, al sapere. Rivendicando l'acqua pubblica si rivendicano rapporti sociali ed economici fondati sull'eguaglianza e sulla soddisfazione dei bisogni di tutti.


Nicola Gianello e Giorgio Giannoni
di InSarzana
 
Paolo Patriarca e Andrrea Giannoni
di InSarzana

Andrea Giannoni

Monica Faridone

Luca Mercalli in video-conferenza


Nessun commento:

Posta un commento