30 marzo 2022

INCONTRO CON LA DR.SSA ROBERTA BRUZZONE: L'Italia non è un paese per donne di Monica Faridone

 


L'idea di portare a Sarzana Roberta Bruzzone è emersa qualche tempo fa, nel momento in cui si ragionava sull'utilità o meno di costruire una nuova associazione che potesse stimolare, suggerire, indicare i grandi problemi che assillano le nostre comunità e di collaborare in sintonia con altre associazioni e comitati che, per primi, agivano concretamente sul territorio.

 

Dal breve scritto che Monica Faridone, odierno presidente della neonata Associazione InSarzana, aveva pubblicato sui social lo scorso 25 novembre per la Giornata della Violenza sulle Donne, era emersa la consapevolezza di voler andare contro la retorica di fondo che permea, da sempre, questo tipo di celebrazioni. Riportiamo oggi quelle parole in una sorta di anticipazione verso l'incontro di domani sera con Roberta Bruzzone (Giovedi 31 marzo, ore 20,30, Teatro degli Impavidi Sarzana) per comunicare, ancora una volta, la necessità, per tutti, uomini e donne, di andare oltre alle sole parole e di interrogarsi, guardarsi negli occhi, condividere le esperienze e agire adeguamente contro un aberrante fenomeno che continua indefessamente ad attraversare la nostra quotidianità.  

 

L'Italia non è un paese per donne 

di Monica Faridone Presidente dell'Associazione InSarzana

 

La cosa che mi fa incazzare di più dopo le quote rosa, è la giornata contro la violenza sulle donne. Quanta ipocrisia. Non faccio altro che leggere sui social slogan e frasi fatte, degne dei bigliettini dei cioccolatini. Ma è possibile che nel 2021 serva questo per ricordarsi che le donne sono parte attiva ed integrante della società, e che devono essere rispettate?
Ad oggi sono 109 le donne morte ammazzate per mano di mariti/fidanzati/ ex o amici. Questo dovrebbe bastare  a ricordarci che la violenza di genere è  presente e strutturale e, che ogni donna ammazzata, violentata e umiliata rappresenta il fallimento dello Stato e della società. Bisogna educare al rispetto ed alla parita' soprattutto in questi tempi in cui la violenza e l'arroganza sono diventate parametri del successo. Bisogna intervenire sul codice penale e di procedura penale per avere pene più rigide  e strumenti di controllo nel caso di divieti di avvicinamento. Serve più  formazione per i giudici e le forze di polizia. Servono risorse da mettere in campo perché le donne che denunciano, possano essere protette e supportate sia economicamente che psicologicamente, e non abbandonate a sé stesse. Serve che la politica si faccia parte attiva, mettendo in atto tutto quanto necessario, anche dal punto di vista culturale, per cambiare la situazione e rendere l'Italia finalmente un paese per donne.  

Monica Faridone

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