Nel ricordare, a settant'anni dalla morte, la figura di Rudolf Jacobs, combattente per la libertà, facciamo nostro l'invito dell'ANPI sarzanese nel chiedere alla cittadinanza tutta di partecipare alle celebrazioni ufficiali che si terranno Domenica 3 novembre a Sarzana alle ore 11 in Piazza San Giorgio, davanti al Laurina e, successivamente, alle 11,30 nella sala consiliare del Comune di Sarzana con i saluti della sindaca Ponzanelli, l'introduzione di Denise Murgia dell'ANPI sarzanese e la relazione di Giorgio Pagano, Copresidente del Comitato Unitario della Resistenza:" RESISTENZA: guerra patriottica e guerra internazionalista".
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Rudolf Jacobs disertore e partigiano, simbolo dell’Europa dei popoli
La Resistenza dei miei monti – quella della IV Zona operativa, tra La Spezia, Massa, Parma e il Tigullio – è stata una vera “guerra popolare”: gran parte del popolo, anche non combattente, vi partecipò con la sua opera di solidarietà, dagli operai ai contadini. Fu un fenomeno di avanguardia ma con una “retrovia di consenso” molto disponibile e dai tratti sociali ampi, che fu alle radici del suo successo. Anche le donne, che sono coloro che più aborrono le guerre, compresero il significato della lotta e diedero tutte sé stesse. Nella Resistenza spezzina fu inoltre molto forte la componente “patriottica”, per la presenza della Marina Militare: dal sacrificio dei 1253 marinai della corazzata Roma che non si arresero ai tedeschi, fino all’organizzazione armata clandestina che fece azioni di sabotaggio nelle strutture militari. Fu rilevante, infine, l’apporto dei militari stranieri: o soldati alleati fatti prigionieri dai fascisti o partigiani catturati dalle forze di occupazione italiane nei loro rispettivi Paesi, che l’8 settembre scapparono dai campi di concentramento o dalle carceri, disertori delle armate di Hitler: nella IV Zona operativa furono una quindicina...
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| L'attore Carlo Prussiani che interpreta la figura di Rudolf Jacobs |
LA FIGURA DI RUDOLF JACOBS NELL'IMMAGINARIO DEL REGISTA LUIGI FACCINI
Molti conoscono il regista Luigi Faccini soprattutto per il suo bel film sui Fatti del 1921 "NELLA CITTA' PERDUTA DI SARZANA" ma pochi probabilmente conoscono quell'altro suo lungometraggio sulla figura di Rudolf Jacobs, con il quale il regista lericino ha voluto omaggiare l'eroismo del capitano tedesco e fare quell'opera di memoria, sempre necessaria per una comunità. Ecco alcune righe sul film "“ Rudolf Jacobs, l’uomo che nacque morendo" 2012 e una breve intervista di Faccini che racconta la figura di Jacobs.
“RUDOLF JACOBS L’UOMO CHE NACQUE MORENDO” di LUIGI MONARDO FACCINI
Rudolf Jacobs, ufficiale tedesco di stanza a La Spezia, nel settembre del 1944 aderisce alla Resistenza italiana. Due mesi dopo viene ucciso durante un’azione contro le brigate nere che seminavano il terrore in Lunigiana dal loro quartier generale in un albergo di Sarzana. Eroe in questo angolo di Liguria, ritenuto disperso in Germania, Jacobs fu un soldato che decise di dire no al totalitarismo e agli stermini della Seconda Guerra Mondiale. Luigi Monardo Faccini e Marina Piperno ne ripercorrono la vita, guidando sulle strade del passato, ma guardando al futuro...
LA FIGURA DI RUDOLF JACOBS NEI LIBRI
Molti libri e articoli sono stati scritti sulla figura di Rudolf Jacobs. Un esempio è "IL BUON TEDESCO" di CARLO GREPPI . Ascoltiamo l'autore in questa breve intervista
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LA FIGURA DI RUDOLF JACOBS NELLE SCUOLE
Anche nelle scuole si è voluto diffondere e raccontare il valore del gesto di rifiuto del capitano tedesco verso il male del nazismo e, nel recepire questo insegnamento si è assistito ad alcune rappresentazioni teatrali scolastiche dove i giovani studenti rivivevano la vita e la morte di questo eroe. E' il caso di "Rudolf Jacobs, un disperso tra i partigiani" del Gruppo Eliogabalo in collaborazione col Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo che è stato interpretato dagli studenti della classe 3a G della Scuola Media Poggi Carducci di Lerici (SP)
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Gli onori a Rudolf Jacobs nella città di Brema in Germania
Solo recentemente la sua città natale, Brema, ha potuto celebrare la scelta esemplare del suo concittadino. Non un “disperso”, né un “traditore”, ma un “maestro di pace e di civiltà”, degno di essere riconosciuto tra i protagonisti di una epopea che, oggi, nel percorso, seppur faticoso, dell’Unione Europea, cerca la strada della sua definitiva realizzazione.
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