19 ottobre 2023

MUSICA «Ti dirò Gerry, non è tutto buio». Roger Waters e The Dark Side of the Moon Redux

 

"The memories of a old man in his old age are the deeds of a man in his prime... (I ricordi di un uomo in età avanzata sono le azioni di un uomo nel fiore degli anni...)" da Free Four, Obscured by Clouds, 1972 Pink Floyd. Nell' Introduzione recitata a Speak to me/Breathe, The Dark Side of the Moon Redux,2023


Qualche giorno fa si discuteva, su Facebook, sul fatto di continuare a considerare, da parte di molti di noi boomers, i musicisti degli anni settanta nella loro sola figurazione giovanile, accettando  il fatto che anch'essi, sebbene sottoposti come tutti alla deriva dell'entropia, potessero come per magia rimanere al di fuori degli anni che, inderogabilmente, passano per tutti.


Una sorta, dunque, di proiezione di giovinezza su figure che, con noi, hanno percorso gli anni iniziali della  vita e il rifiuto, evidente, di accettare quanto invecchiando ci si avvicini tutti alla morte. Nella discussione era emerso anche il corollario che, solitamente, il vecchio musicista, bravo e creativo nella giovinezza, difficilmente era in grado di esprimere ancora il proprio valore ma, alla fine, come è ovvio aspettarsi, si conveniva che, aldilà degli anni sfuggenti, quello che importa è quanto di veramente  fecondo è rimasto nei cuori della sua musica, per lui stesso e per i suoi fruitori. In definitiva si tratta di accettare l'inevitabile, di guardarsi quanto tutti noi (compreso il vecchio musicista) siamo invecchiati e di sorriderci addosso nella consapevolezza che quella musica ci accompagnerà, con grande godimento, fino alla fine.

Conclusione ragionevole ma che, come spesso accade, non tiene conto della mente umana e allora sorge spontanea una domanda: perchè Roger Waters ha inciso a ottant'anni una versione "redux" del mitico The Dark Side of The Moon? Difficile rispondere, ma la cosa rimane di per se stimolante e testimonia, di fatto, la presenza di molti fantasmi, abitatori nella nostra mente e che anche nella vecchiaia ci accompagnano, costringendo ancora, alla ricerca, alla spiegazione, al confronto con la stesso spirito che albergava nella nostra giovinezza. 

A seguire due articoli che tentano di avventurarsi nelle visioni di un vecchio musicista, capace ancora di chiedersi i perchè dell'esistenza nell'intrigante e coraggioso stravolgimento di una musica già divinizzata.


SPEAK TO ME/BREATHE


«Ti dirò Gerry, non è tutto buio». Roger Waters e The Dark Side of the Moon Redux

di Davide Sapienza da Limina Rivista

Roger Waters realizza l’impossibile. Per decenni ha percorso corridoi senza luce, guidato solo dall’ottimismo che la musica sa creare quando riesce a diventare fotosintesi artistica e a trasformare l’esistente in nutrimento. Lui lo ha fatto andando a pescare nella propria storia personale, e quando ha trovato il lato oscuro della luna ci ha girato intorno, ha abbracciato la vecchiaia (80 anni compiuti il 6 settembre scorso), ha osato e non si è eclissato: anzi è risalito a un album poco noto, la colonna sonora di Obscured by Clouds (sempre lì, guarda lui, dove la foschia non è un muro invalicabile, ma l’energia per superare l’ostacolo), utilizzando il testo della canzone Free Four per un innesto narrativo efficace e capace di andare verso le radici del capolavoro floydiano, l’album che ha segnato più di un’epoca, semplicemente perché ne ha definite tante con un risultato artistico che esula dal contesto in cui nacque, ovvero la musica popolare...

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BRAIN DAMAGE

Roger Waters The Dark Side of the Moon Redux

di Valerio D'Oniofrio da Onda Rock

Pensare di registrare una nuova versione di "The Dark Side Of The Moon", l'album-bestseller che risulta essere anche il preferito dei fan del Pink Floyd, può apparire una scelta quantomeno controversa. È possibile pensare di migliorare un disco tanto iconico? (in questo speciale abbiamo raccolto alcuni tentativi passati). Già in tantissimi hanno detto e scritto su quanto la versione di Roger Waters sia decisamente peggiore dell'originale. Ma questa affermazione, condivisibile o meno, è una risposta a una domanda sostanzialmente sbagliata, in quanto è logico pensare che Waters non abbia mai pensato di realizzare una versione migliorativa di "The Dark Side Of The Moon"...

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