Ci risiamo, l'ennesima festa della donna e non c’è niente di cui essere felici. Non sono felice perchè siamo nel 2024 e non è cambiato nulla. I femminicidi sono all'ordine del giorno. Le donne continuano a morire per mano degli uomini nell' indifferenza generale.
Non sono felice perchè nel 2024 esistono ancora le quote rosa, e c'è bisogno della festa della donna per ricordarsi che alle donne va portato rispetto
Non sono felice perché esiste ancora il giudizio morale, come se le abitudini sessuali giustificassero la violenza.
Non sono felice perchè persistono le differenze salariali, e sono quotidiane le molestie sul lavoro, frutto degli stereotipi tossici e maschilisti che mettono in difficoltà le donne, spesso spingendo quelle che ne hanno la possibilità a cambiare lavoro. La violenza sulle donne non ha colore e non ha ceto sociale ed è un problema legato all' educazione. Nei negozi per bambini troviamo il reparto per i maschietti e quello per le femminucce con gli elettrodomestici tutti rosa, che vanno già a definire sin dalla tenera età il ruolo cui le donne saranno relegate. Siamo educate a volare basso e quando una si ribella deve essere punita per farla rientrare nei ranghi.
Non sono felice perché (purtroppo) spesso, le peggiori nemiche delle donne sono le donne stesse. I commenti più grevi e le insinuazioni più basse escono dalla bocca di altre donne per invidia derivante dalla frustrazione dovuta all’educazione, che le ha portate a introiettare il maschilismo.
Quello che oltre a rendermi infelice , mi fa proprio ribrezzo è il femminismo di facciata sbandierato da alcuni uomini che in tal modo indossano i panni del progressista , ( e ne vanno fieri) ma poi sono gli stessi che ti esibiscono come un trofeo.
Monica Faridone
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