06 marzo 2024

EVENTI NELLA SEDE DI INSARZANA: LA BIOGRAFIA DI CECCARDO ROCCATAGLIATA CECCARDI

 

Nel ricordare questo importante incontro sulla figura di Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, ci sembra corretto riportare qualche dato biografico del poeta. Ecco una breve biografia con qualche dato bibliografico.













Ceccardo Roccatagliata Ceccardi
 
da bsfcollezionidigitali


Nasce a Genova il 6 gennaio 1871 da Lazzaro Roccatagliata e Giovanna Battistina Ceccardi. L’inserimento di Ceccardo – poeta oscillante tra serotine malinconie e veementi impennate giacobine – in questa opera è più che legittimo, anche se i suoi effettivi collegamenti con il movimento libertario furono piuttosto occasionali.

La sua identità politica è risultata sempre di difficile definizione al punto che per fissarla uno dei suoi primi biografi inventò la formula di “anarchico imperialista”, cogliendo così il senso vero di una vicenda che incrociava le irrisolte contraddizioni dell’epoca: le grandi trasformazioni sociali, l’incubo apocalittico, il disgusto per la nuova compagine nazionale, l’ansia di rigenerazione. Correttamente lo si può collocare in quell’area dell’“italianismo rivoluzionario”, per la quale è passata tanta parte dell’opposizione culturale e politica. Sicura espressione dell’inquietudine di fine secolo, dalle marcate predisposizioni al “maudit” Ceccardo si fece conoscere ed apprezzare per il coraggioso pamphlet Dai paesi dell’anarchia, scritto all’indomani della violenta repressione dei “moti del Carrarese” del 1894. Di quella agitazione, contro la quale era stato decretato lo “stato d’assedio”, Ceccardo forniva le motivazioni reali – le condizioni di miseria, lo stato di sfruttamento dei lavoratori – smentendo così la campagna orchestrata dalla stampa nazionale che aveva dipinto gli scioperanti e le loro famiglie al pari di belve inferocite. Pieno di umana simpatia per le vittime della persecuzione, lo scritto di Ceccardo venne sequestrato dalle autorità militari che ne impedirono la diffusione.

Del 1905 era la raccolta di poesie Apua Mater che esaltava la prometeica fierezza della gente apuana, insofferente di ogni costrizione ed oppressione. Più volte ristampato, era adottato come “libro sacro” da un gruppo di intellettuali ed artisti della regione apuo-tirrenica variamente schierati sul versante dell’opposizione politica: Luigi Campolonghi, Ubaldo Formentini, Lorenzo Viani, Luigi Salvatori, Enrico Pea, Plinio Nomellini, Giuseppe Ungaretti. Ceccardo li riunì in una sorta di comunità iniziatica, la “Repubblica d’Apua”, della quale si attribuì il rango di Gran Generale. Tra le sue iniziative più serie il numero unico «Apua Giovane» e le celebrazioni a Shelley del 1907 culminate con il discorso di Ceccardo: Il poeta del liberato mondo, che fu apprezzato da Gian Piero Lucini. Di esplicita derivazione shelleyana il testo per la lapide da collocarsi sulle Alpi Apuane che Ceccardo dettava alla fine del 1913 in memoria di Carlo Cafiero il “fuggitivo dalla ricchezza e dalla sapienza” che fra quella “libera plebe operosa” aveva pensato “oltre ogni uman reggimento / integrar l’idea di un più civile mondo di sublime eguaglianza / in cui ogni uomo fosse a se stesso / re e dio.”

Nell’estate del 1914 Ceccardo era tra i primi a schierarsi a sostegno della guerra contro gli Imperi Centrali: da sempre vedeva nella Germania il nemico mortale di tutte le libertà. Vicino alla linea del “fratello apuano” Alceste De Ambris, si impegnava nella campagna interventista con scritti e discorsi che teneva in varie città. Logorato dalla vita irregolare, consumato dall’alcol, Ceccardo si spengeva a Genova il 3 agosto 1919, pochi giorni essersi acceso d’entusiasmo per i moti popolari contro il caro vivere. Di Ceccardo scriveva con affetto Alberto Meschi ricordando l’“amicizia che mai venne meno, neanche quando il Viandante tragico andava per altra via che non era la nostra, quando Egli era banditore di idee da cui dissentivamo. Rimanemmo amici giacché noi non siamo settari.” (U. Sereni)

Fonti

Bibliografia:
Scritti di R.: Dai paesi dell’anarchia. (Impressioni sui moti del 1894 nel Carrarese), Genova 1894; Apua Mater, Lucca 1905; Per un brindisi di Guglielmo imperatore, Torino 1905; Per una nave di battaglia, Genova 1907; Quando tornerà Garibaldi? Genova 1908; Il poeta del Liberato Mondo, Genova 1908; Sonetti e poemi (1898-1909), Empoli 1910; Sillabe e ombre, Poesie (1910-1919), a c. di P. Baratono, Milano 1925; Tutte le opere (a cura di P. A. Balli), Carrara 1969; Tutte le poesie (a cura di B. Cicchetti, E. Imarisio), Genova 1982; Poesie (a cura di G. Marcenaro), Reggio Emilia 1993.

Scritti su R.: L. Viani, Ceccardo, Milano 1922; Id., Roccatagliata, Milano-Roma 1928; T. Rosina, Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, Roma 1962; U. Clades, Roccatagliata Ceccardi, Firenze 1969; P. Bazzell, La vita e l’opera di Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, Carrara 1970; S. Cassone, Profilo di Ceccardo, Genova 1973; R. Pertici, Per la storia del “vario nazionalismo italiano”: l’itinerario politico di un poeta repubblicano, Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, «Rivista Storica Italiana», f. III, 1985; U. Sereni, Il sogno del ‘liberato mondo’, in Fra il Tirreno e le Apuane, Firenze 1990; Dizionario del futurismo italiano, a cura di E. Godoli, Firenze 2002, ad nomen.

L'Associazione inSarzana invita tutta la popolazione alla presentazione del libro della professoressa Francesca Bello:" Ceccardo Roccatagliata Ceccardi-Diario di un viandante solitario-L'ulteriore coscienza".

Dialogherà con l'autrice il professor Egidio Banti.  Andrea Giannoni leggerà alcuni versi del poeta. L'evento si terrà mercoledi 13 marzo 2024 alle ore 17,30 nella sede di InSarzana, Vicolo Bonicella 4 Sarzana.

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