12 dicembre 2023

I 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni (Verdone e Fiorello, due Bignami, anzi Bignomi per ricordare con simpatia un Grande della nostra letteratura)


Nella solita pletora di ricorrenze più o meno nobili siamo arrivati in fondo all'anno senza dire nulla di Alessandro Manzoni, la cui data di morte, 22 maggio 1873, ci ricorda appunto di un centocinquantesimo di importanza non comune nella storia italiana, letteraria e non.


Diciamolo chiaramente: quanti hanno riletto veramente i Promessi Sposi dopo la terrificante esperienza scolastica nella quale un testo bello e interessante si perdeva inevitabilmente tra i sussurri e le grida di una adolescenza interessata a ben altro?


 Dunque, io credo, che Manzoni sia rimasto collocato su un piedistallo, come per le statue dei grandi uomini che abitano i nostri giardini e alle quali pochi rivolgono uno sguardo interessato. Tuttavia un ultimo libro ci descrive il giovane Alessandro svogliato a scuola, non bigotto, che amava dialogare in dialetto milanese e che faceva il filo alle ragazze. Ne deriva, allora, che almeno in questo anniversario, memori del nostro disinteresse ma solidali con quel suo spirito giovanile, lo vogliamo ricordare con l'affetto che merita. E visto che molto si è parlato della famosa ironia manzoniana, chi meglio di Verdone e Fiorello, Bignomi parlanti, possono meglio definire il grande scrittore milanese? 


Carlo Verdone-Alessandro Manzoni


Fiorello-I Promessi Sposi

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