12 dicembre 2023

FASCISMO E NAZISMO: Comandanti, uomini ed eterni caporali ovvero guitti per tutte le stagioni

 

La carnevalata del cinema di Spilimbergo (in provincia di Pordenone) dove proiettavano il film "Comandante" mi ha fatto ricordare alcune righe del primo capitolo di PRAGA MAGICA, il sublime testo di Angelo Maria Ripellino, scritto nel 1974, incentrato sulla storia della città sulle rive della Moldava:

" Alle soglie della seconda guerra mondiale, Josef Capek, che sarebbe morto in un lager nazistico, narrò in un ciclo di caricature la storia di due protervi stivali, due neri viscidi guitti che, moltiplicandosi come le salamandre, spargono per l'universo vergogna, sfacelo e morte...E sebbene ciascuno di noi non si stanchi di sperare che queste sciagurate scarpacce, come quelle che disegnò Josef Capek finiscano tra le cianfrusaglie di Chronos, il Gran Rigattiere, tuttavia molti si chiedono se, data la brevità della vita, ciò non accadrà troppo tardi". 


Ancora una volta dobbiamo assistere a spettacoli inauditi e indecorosi di persone che non si rendono conto di cosa sia stato il nazismo nella storia del mondo. Di persone da quattro soldi che, oltre al vilipendio, all'insolenza, all'oltraggio in sè, non conoscono nemmeno la storia. Se per inneggiare al fascismo, che il film di De Angelis ricorda più o meno volutamente nella necessità della storia filmica (ne abbiamo già parlato qui, nelle nefandezze locali) ci si veste da nazisti, vuol dire neppure conoscere quali nefandezze e uccisioni, quei tedeschi misero in atto contro i nostri soldati dopo l'armistizio del 1943. Una pagina che si sostanziò con accadimenti efferati come l'eccidio di Cefalonia o i combattimenti di Porta San Paolo a Roma e la sporca guerra contro i Partigiani. Il tempo ottunde la memoria ma anche il cervello di giovani persone incapaci di una visione storica e democratica, mossi solemente da rigurgiti inconsci di protagonismo e da consce, nere meditazioni personali su una storia, quella italiana che andrebbe meglio insegnata e ricordata ad ogni generazione. 

Consiglio a tutti di leggere l'articolo che segue, scritto da una militante dell'ANPI di Spilimbergo, che, nel portare anche il contributo della parte femminile su questa maleodorante trovata, ci racconta i risvolti della serata, le pessime persone coinvolte, le frasi terribili appiccicate sul manifesto del film, le molteplici foto, le trovate ideologiche incredibili e insensate. Non si può non rimanere colpiti dalla latente, incredibile, stupida atmosfera che ammorba l'intera serata a partire dalla figura della donna, vestita da ausiliaria tedesca e da tutta la serie di guitti d'avanspettacolo che si pavoneggiano in questa macabra messa in scena. Occorre che questa deriva venga finalmente arrestata applicando le leggi di un Stato antifascista e democratico che da troppo tempo vengono disattese e dimenticate.

G.G.

 Comandanti, uomini ed eterni caporali

di Bianca Minigutti da http://www.storiastoriepn.it/

Confesso: non sono andata a vedere il film a Spilimbergo. Se per questo neppure da un’altra parte. Quanto letto mi aveva fatto capire che no, non avevo voglia di perdere tempo e soldi.
E poi però, maledetti i pregiudizi, mi sono così persa la visione Spilimberghese davvero speciale, corredata da avanspettacolo, protagonisti d.o.c. e figuranti compresi. Al prezzo di un solo biglietto, mica va sempre così! Mi devo accontentare delle foto, che i protagonisti hanno orgogliosamente diffuso. Del resto, la prode impresa lo richiedeva, il pubblico in sala sembrerebbe poco...

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