Sono placidamente seduto a scrivere queste poche righe pensando alla solita massa di turisti che stanno occupando le spiagge, le città d'arte e ogni francobollo libero per soddisfare le proprie, sempre più brevi vacanze, in un turbinio che, evidentemente, oggi raggiunge il suo apice nel transumare verso località da cosidetta "scampagnata", occupando come un esercito di invasori ogni altro luogo adatto al consumo materiale di immense scorte di viveri, preparate per l'occasione.
Ieri, al mare (rigorosamente ore 8-11,30 in spiaggia libera) ci siamo imbattuti, a Fiumaretta, nell'ennesima amenità: una piscina per i cani, che andava a completare il lunare paesaggio della spiaggia dalla foce del fiume Magra a quella del Parmignola, dove il numero impressionante di ombrelloni/lettini vuoti (eppure a detta dei gestori, tutti prenotati, sebbene qualche dubbio rimanga) restituivano una chiave di lettura di come il mare venga fruito nel nuovo millennio. Ovviamente, nelle ore più calde, amici mi riferiscono, come al solito, che molti arrivano a bruciarsi con gusto e determinazione, occupando le posizioni e dunque, evidentemente, le preoccupazioni economiche sembrano ancora non impattare, almeno per quest'anno, sulle "meritate" vacanze degli italiani. Tuttavia molti problemi stanno venendo al pettine, non ultimo anche la rabbia dei residenti delle cosidette località amene e storiche che cominciano a scalpitare per le transumanze epocali che da tempo imperversano. In Francia sono sempre di più i luoghi a numero chiuso, testimoniando l'evidente incompatibilità tra la vita quotidiana di una comunità e l'assalto all'arma bianca del turismo di massa. Un fenomeno, io credo, quasi sicuramente inarrestabile a prescindere, che si colloca all'interno di una maniera di vita, oramai troppo esasperata, consumistica che l'inconscio "dirige" con diligenza e continuità (finchè dura, ovviamente) Non rimane, allora, che augurare a tutti un buon Ferragosto (nel mio caso, comodamente seduto in casa al fresco) con una breve spiegazione video sull'origine di questa festa che, quasi sicuramente non interesserà nessuno, ma che testimonia come le cose che riguardano l'essere umano partono sempre da lontano, nella storia ( e in questo caso dalla Roma Antica)
In attesa di Barbero, del Festival della Mente, della Mostra dei cani e di altre occasioni social politiche caserecce di sicuro sdilinquimento locale ecco a voi, a seguire, un esagitato e saccente giovane, il Dr Trizio, che, nel suo canale You Tube, Il Bar di Roma Antica ci racconta, in un breve, interessante video, l'origine romana della festa, la connessione con il Palio di Siena, le inevitabili manipolazioni della festa da parte della religione e un ultimo intervento ai tempi del Ventennio.
Ave, legionari
Giorgio Giannoni
FERRAGOSTO, LE ORIGINI DELLA FESTA E LE FERIE DI AUGUSTO
Nessun commento:
Posta un commento