Una scena del film L'Esorcista |
Dovremmo, per forza di cose, imprescindibilmente e paradossalmente, adottare i loro stessi metodi ecclesiali per allontanare da noi simili personaggi, cosidetti pensatori conservatori che hanno come slogan la frase "Diamo idee all'Italia sovrana".
L'articolo che segue mostra inevitabilmente a noi che ancora mostriamo un briciolo di equilibrio, di sensata illusione verso un buonsenso esistenziale di antica nascita, che abbiamo faticosamente ricordato le turpitudini di passati nefasti e faticato per costruire un'Italia migliore, più aperta, più empatica che la tracimazione di un intero governo e di nuove generazioni verso insani traguardi è ampiamente iniziata. Non è più tempo di accettare questa discesa nel maelstrom, non è più tempo di tergiversare. Loro non aspetteranno più la nostra ignavia.
«L’aborto non è un diritto». Il convegno della Lega alla Camera
da Rolling Stones
Contrordine, signori: «L’aborto non è un diritto». Ma come? Lo dice un convegno organizzato dalla Lega e andato in scena ieri addirittura alla Camera dei Deputati, a Montecitorio. Non è una novità che al governo ci siano esponenti ostili alla legge 194, quella che sancisce il diritto all’interruzione di gravidanza, come tra l’altro avevano testimoniato, lo scorso anno, varie uscite di Eugenia Roccella, Ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità. Lei, però, si era fermata un attimo prima: «L’aborto è un diritto… purtroppo». Stavolta non lo proprio è, anzi. «Anche nei casi più tragici, come quelli di stupro, non è mai giusto». Tutto vero, scritto nero su bianco nel depliant sull’incontro circolato ieri nella sala conferenze della Camera, come riporta oggi Repubblica...
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Se volete bearvi dell'intero scritto dell'autrice, citata nell'articolo e presente alla conferenza stampa, Maria Alessandra Varone, accomodatevi:
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