08 settembre 2024

PENSIERI STUPENDI: LA PATRIA ALLA ROVESCIA di Alessandro Palumbo

 

E cosi' giunge anche a Sarzana per l'otto settembre (data casuale?) il rude generale Vannacci, sul carro del recente trionfo elettorale ottenuto attraverso la propaganda contenuta nel suo libro “Il mondo alla rovescia”, un insieme di luoghi comuni e non pensiero, la cui pericolosità sta alla fine nella manipolazione della linguaggio.


Chi lo sostiene dice che il rude Vannacci non abbia mai scritto quel che gli si attribuisce: infatti Vannacci è stato molto abile nel tirare il collo alle parole, anche nel momento in cui risponde alle forti critiche nei suoi confronti. Non serve entrare nel merito del suo scritto perché è già stato fatto, forse anche troppo. Preferisco una riflessione su uno degli aspetti in cui il Vannacci-antipensiero si muove con facilità che è quello della cultura di destra dilagante non solo in Italia.

Chissà come ma l'associazione tra il generale e il la figura del generale Mirou del film “Orizzonti di gloria” è uscita spontanea. Forse per la capacità non di interpretare quel che pensa la gente comune ma di fargli dire quel che vuole lui.

Il patriottismo..è l'ultimo rifugio delle canaglie” risponde così il Capitano Dax di fronte a un incalzante generale Mirou, il quale vuole sapere come mai un ufficiale del suo esercito si ostini ad avere dubbi su un importante obiettivo militare e chi sarebbe quel Samuel Johnson con opinioni così diverse dalla sua sul patriottismo.


La scena del film di Stanley Kubrick 
"Orizzonti di Gloria" 1957, 
dove il Capitano Dax (Kirk Douglas) 
risponde al Generale Mirou

 Il capitano Dax, nel capolavoro di Stankey Kubrick, uscito nel 1957, sa che quell'assalto significherebbe mandare inutilmente al massacro i soldati del suo reggimento. Il capitano Dax è un ufficiale sul fronte franco tedesco della prima guerra mondiale, avvocato nella vita, ama la sua patria ma sa bene che differenza ci sia tra il patriottismo del generale e invece una patria da amare e proteggere: uno serve a irretire le persone e le masse, l'altra è un prezioso luogo del cuore.

Considerato “anti patriottico“ Orizzonti di gloria, non pote' essere proiettato in Francia sino al 1975; qualche complicazione la ebbe anche la Grande guerra di Monicelli in Italia: dire nel cinema, il maggior veicolo popolare di cultura dello scorso secolo, che la Prima Guerra Mondiale era stato un terrificante e inutile tritacarne condotto a forza di persuasione patriottarda era inaccettabile.

Samuel Johnson è stato uno del protagonisti della letteratura del settecento inglese, non era certo un'insurrezionalista, sapeva quel che diceva e, come molti scrittori dell'epoca, aveva una audace verve provocatoria: il contesto in cui usò quella celebre espressione era particolare ma questo non toglie che possa avere un significato profondo al di là delle epoche.

Eppure ci stanno facendo una cura di “patriottismo” e dell'essere “patrioti”. La parola nazionalismo,da tempo difficilmente gestibile per le troppe implicazioni evidenti: colonialismo, imperialismo, razzismo, sostituita da patriottismo sembra aver assunto più apparente neutralità. In realtà per il pensiero di destra solo il significante è diverso ma il significato è lo stesso, o quantomeno viene manipolato. Potremmo definirlo un violento e pericoloso esproprio semantico.

Pensare alla Patria cosi' come le pensavano Mazzini o Garibaldi è un anacronismo. Oggi la Patria deve essere identificata e protetta dovunque ci siano valori riconoscibili nella uguaglianza, libertà e umanità (crediamo che la parola fratellanza abbia fatto il suo tempo, nel settecento aveva un valore rivoluzionario, oggi ne assume uno restrittivo). È doveroso difendere i principi della Costituzione. Certamente. Ma li potrò difendere oggi con il dialogo tra i popoli, il confronto, la diplomazia invece che riarmando e inneggiando al patriottismo

Nel corso del novecento il mondo vide due mostruose guerre mondiali, entrambe costruite sui disvalori del nazionalismo. Ma ora, a distanza di più di ottanta anni, vediamo che in nome del patriottismo il mondo è molto vicino a una catastrofe planetaria più di quanto lo sia stato sino a ora. Chi è il nemico? Qual è la logica dell'odierno patriottismo che sta facendo ingrossare i partiti di estrema destra, come in Germania e in Francia, e spargendo sangue in Europa, e in Medio Oriente? E allora due questioni:

Prima domanda: Ma allora i resistenti ? Coloro che combattevano contro il nazifascismo in tutta Europa e nel mondo? Non amavano il loro Paese? Sì, eccome ma combattevano perché il mondo fosse migliore, inclusivo, una società aperta e più giusta con spazio e dignità per tutti. Oggi diremmo con la diversità come grande valore e ricchezza. Un patria in cui tutti, come recita l'articolo 3 della nostra Costituzione, hanno gli stessi identici diritti e doveri. Per condividere insieme quello che si ama.

Seconda domanda: la Patria è per le canaglie? No, assolutamente, ma lo è il patriottismo dei Mirou e di chi usa questo affetto in modo strumentale per controllare il suo potere e gestire i propri disegni politici.

La Patria è inclusiva, è condivisa con tutti coloro che si rispettano e si amano nelle innumerevoli diversità. La Patria non ha confini e si respira dovunque ci sia la volontà ferma di non vedere in essa un veicolo per il conflitto e l'odio verso chi ci vien fatto considerare un nemico.

Alessandro Palumbo

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