13 dicembre 2022

ALIMENTAZIONE: Conserve, quelle di pesce fanno bene?

 

L'antica lavorazione del tonno a Pizzo Calabro

Non so voi, ma il sottoscritto è sempre stato un grande consumatore di tonno in scatola. Fin da ragazzino andavo in bottega e mi facevo di pagnotte con il tonno che i negozianti di alimentari, fosse la Valeria in via Mazzini o la Carla nel Viale della Pace, prendevano da quelle grosse scatole, tenute in vista nel frigorifero, dove grossi tranci del suddetto pesce allietavano, in primo luogo, la vista prima di passare nella suddetta pagnotta.


Era un'impresa, vi garantisco, mangiarlo senza ungersi vergognosamente, ma ne valeva la pena. Vi chiederete, allora, perchè tanta enfasi su questo ricordo personale. Semplicemente perchè è stato pubblicato un grosso lavoro dal Mario Negri di Milano nel quale emerge una riduzione del rischio di tumore del colon-retto del 34% in chi consuma almeno due porzioni alla settimana di tonno, sgombro o sardine in scatola rispetto a chi non ne mangia. L'articolo che segue ne descrive i risultati e sfata tutta una serie di luoghi comuni sul consumo di questo prezioso alimento compreso quello della presenza del mercurio. 

G.G.


Conserve, quelle di pesce fanno bene?

di Natalia Milazzo da Scienza in Rete

Pratico e veloce da usare, facile da trovare (chi non ne ha una scatoletta in casa?), economico: che il consumo regolare di pesce in scatola sia stato associato a una diminuzione del rischio di tumori del colon-retto è una buona notizia, che sdogana un alimento che piace a tutti, non richiede particolare fatica né nel reperirlo né nel prepararlo e che tutti ci possiamo permettere. Non per nulla il suo consumo in Europa è cresciuto durante la pandemia di Covid-19, in un periodo in cui sono stati valorizzati i cibi facili da conservare, che consentono di farsi scorte in dispensa...

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