12 giugno 2023

BERLUSCONIANA 1: Madonna, che silenzio c'è stasera di Giorgio Giannoni

 



Ci sono strane coincidenze, sottili concomitanze nella vita che possono far pensare. La morte di  Silvio Berlusconi, forse oramai attesa, non fosse altro per i cosidetti raggiunti limiti d'età, è andata a intercalarsi, a interporsi con un'altro abbandono del pianeta, quello di Francesco Nuti.


Scrivo allora queste righe non tanto per testimoniare una mia contentezza alla dipartita di un personaggio che, ad onta dei vaneggiamenti odierni, degli incensamenti più meschini, delle ipocrisie dei tanti rimane un pover'uomo obnubilato dalla ricerca smodata del potere. Mi pare più consono invece rapportare queste due vite, unite nella morte, ma divergenti nel guardare il mondo. Da un lato l'oscuro manovratore senza scrupoli capace di irretire, novello pifferaio magico, torme di italiani al suo credo catodico, alla sua smodatezza pubblicitaria. Dall'altro un simpatico saltimbanco, un attore simpaticamente ineffabile nel suo dialetto toscano, carico di doppi sensi e di filosofia. Il primo, fortunato nella sua vita danarosa e imbellettata, narcisisticamente spinta all'eccesso del potere e della bella vita. Il secondo, goliardico rappresentante di un'Italia imbrogliata dai potenti, protagonista di tutt'altra recita, quella della sfortuna. La morte non guarda in faccia nessuno, ti mette in riga, azzera fortuna e sfortuna, censo e disperazione. Rimane solo la memoria, quella giusta, quella che indugia in coloro che rimangono, che hanno osservato con criterio, lasciando un pensiero per i più disgraziati. Le televisioni hanno già partorito le loro elegie, i loro funambolici epitafi ma anche il nostro padre Dante, con un sorriso di circostanza, lungo quei gironi, osservando gli ultimi arrivi, avrebbe tirato di lungo senza chiedere nulla al suo mentore Virgilio. Per alcuni non serve chiedersi perchè. 

Addio, Francesco. Riposa finalmente in pace.

Giorgio Giannoni


Madonna, che silenzio c'è stasera

Nessun commento:

Posta un commento