16 giugno 2024

GLI INCONTRI DI INSARZANA-LE CELEBRAZIONI PER GIACOMO MATTEOTTI: Post Scriptum Sono stato il Dumini per qualche minuto di Andrea Giannoni

Andrea Giannoni nella parte di Amerigo Dumini, il fascista che uccise Matteotti
 

L'ultima iniziativa dell'Associazione InSarzana, di cui sono socio e fondatore, è stata dedicata al Centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti. Lo abbiamo inserito in quello che noi chiamiamo "LETTURA POPOLARE " dove ogni cittadina e cittadino possono partecipare, proponendo un brano inerente all'argomento e gestendolo a piacere per circa cinque minuti, naturalmente in piena libertà.


Lo abbiamo gia fatto con successo per Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino. Questa volta dato l'argomento e la storia politica della nostra citta', Sarzana (qualcuno ricorda i fatti del 1921?), abbiamo chiesto l'utilizzo della Sala Consiliare di Palazzo Roderio (il Municipio).  In questo caso ho deciso di preparare una piccola piece teatrale ( la mia grande passione dopo il Blues ), interpretando AMERIGO DUMINI, il ras fascista autore dell'omicidio stesso, accusato, impunito, mai pentito e morto tranquillamente di vecchiaia, mantenuto dal lato oscuro dello stato democratico (se siete curiosi leggete la sua storia) . La mia piccola piece mi è stata ispirata da quel grande attore che è BEBO STORTI , dal suo spettacolo "MAI MORTI"di qualche anno fa (Testo e regia di Renato Sarti, Teatro della Cooperativa ). E naturalmente da quell'ATTILA interpretato da Donald Sutherland in NOVECENTO di Bernardo Bertolucci. 

L'intervento di Andrea Giannoni all'evento

Penso di non aver assolutamente sbagliato a proporre una cosa del genere in quella sala consiliare che il fascismo lo ha vissuto veramente e ancora ne paga il ricordo, come un dazio, sulle lapidi che custodisce (non tutte). Spero comunque che il mio essere AMERIGO DUMINI per quei pochi minuti abbia scosso con il rituale della sua e e della mia voce , delle sue parole , del suo essere fascista, lo stomaco di chi era presente. Per quanto mi riguarda non ho offeso la sacralita' del luogo ma ho solo portato indietro di cento anni quelli che erano li l'altro pomeriggio. Salendo le scale e cantando "allarmi siam fascisti", li ho solo rammentati per accusarli di nuovo...in questa stagione dove la morte e la mancanza di compassione rigermoglia ovunque, nutrita di nuovo da stivali e camicie nere che gia' in molti non nascondono piu' negli armadi della vergogna.  

Andrea Giannoni.

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