15 giugno 2024

GLI INCONTRI DI INSARZANA-LE CELEBRAZIONI PER GIACOMO MATTEOTTI: Album fotografico, video e un breve commento

La Presidente di InSarzana Monica Faridone  presenta l'evento
 

Devo subito dire che abbiamo chiuso la settimana delle commemorazioni per Giacomo Matteotti nella maniera giusta. Cominciata lunedi scorso con l'ufficialità del Comune di Sarzana e con la presenza dell'onorevole Valdo Spini, era continuata alla Spezia in sala Dante per concludersi ieri con l'appuntamento di InSarzana.

La nostra LETTURA POPOLARE si è rivelata una modalità diversa per approcciare il tema della grande figura del deputato socialista, nulla togliendo, ovviamente al modo più formale ma certamente efficace nel parlare e ricordare Giacomo Matteootti. Ma noi volevamo che la possibilità di parlare e di presentare propri spunti e performance andasse oltre al mero ricordo, alla celebrazione per riuscire a cogliere l'attualità e le conseguenze, anche nell'oggi, di quanto, accadimenti così drammatici, potessero suggerirci nei comportamenti e nell'approccio alla nostra quotidianità sociale e politica. E dobbiamo dire che, su questo versante, la sintonia con le altre commemorazioni  è stata totale. L'assassinio di Matteotti e la sua opposizione al regime deve essere calata in un contesto resistenziale più ampio, iniziato prima delle sue prese di posizione, e praticato poi anche dopo fino a quella che fu la Resistenza, intesa come opposizione armata al regime nazi-fascista e a quanto fu compiuto da essa durante la fine  dell'ultima, terribile guerra. Non è certo casuale, in questo contesto, ricordare i Fatti di Sarzana come quelli di Parma o di altri luoghi dove da subito si tentò, inutilmente, di arrestare la marea nera che stava sommergendo l'Italia. In questo senso la figura di Matteotti acquisce quel valore in più che la sua morte tragica ci suggerisce. Basta ascoltare gli interventi dei vari lettori, degli attori o dei musicisti per notare come, aldilà della vicenda di Matteotti, molti hanno sentito il bisogno di ampliare il discorso e di portarlo su binari che potessero arrivare fino a noi, passando e toccando temi e sollecitazioni di ogni tipo ma riconducibili, tutti, al messaggio antifascista e di resistenza verso una società che sta perdendo di vista, giorno dopo giorno, quei principi basilari di libertà, di eguaglianza e di solidarietà. Come ha sottolineato Egidio Banti nel suo intervento non sono tempi da fascismo di una volta ma occorre sempre e comunque essere attenti e decisi nel difendere la democrazia dagli attacchi che le sono portati. Giorgio Borrini, Assessore alla Cultura ha portato il saluto dell'Amministrazione  (femandosi poi a seguire i lavori e a proporre un suo intervento sulla figura di Matteotti). A seguire l'album fotografico di una manifestazione che ha visto presente molte persone. L'incontro è stato videoregistrato e potete trovarlo nella nostra pagina You Tube. 





In appendice (dopo le foto) i due video proposti durante l'evento che nella registrazione non è possibile fruire con compiutezza: la scena dell'aggressione a Giacomo Matteotti, dal film di Florestano Vancini, Il delitto Matteotti del 1973 e la scena della stazione, dal film Nella città perduta di Sarzana di Luigi Faccini del 1980.

Egidio Banti

Giorgio Borrini

Giorgio Borrini

Riccardo Canesi

Riccardo Canesi

Amanda Cargioli

Amanda Cargioli

Anna Crocetti

Anna Crocetti


Monica Faridone



Monica Faridone

Toni Garbini

Toni Garbini

Fabio Gianardi

Fabio Gianardi

Fabio Giannini

Andrea Giannoni

Andrea Giannoni

Andrea Giannoni

Andrea Paganetto

Andrea Paganetto

Lia Parenti

Lia Parenti

Alfio Maurizio Ricevuto

Alfio Maurizio Ricevuto


Paolo Riva

Paolo Riva (ci scusiamo, non abbiamo immagini del suo intervento)

Manuela Schiasselloni

Enrica Ventarelli

Enrica Ventarelli




                                                        APPENDICE

da IL DELITTO MATTEOTTI 1973 di Florestano Vancini



da NELLA CITTA' PERDUTA DI SARZANA 1980 di Luigi Faccini

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