12 giugno 2024

GLI INCONTRI DI INSARZANA LE CELEBRAZIONI PER GIACOMO MATTEOTTI: Ep.6 - La morte di Matteotti e l'inizio della dittatura violenta di Mussolini

 


Nel ricordare la LETTURA POPOLARE in memoria e commemorazione dei 100 anni dall'assassinio di Giacomo Matteotti, che avverrà giovedi 13 giugno nella sala consigliare del Comune di Sarzana alle ore 17,30, ecco il sesto episodio di Aldo Cazzullo che ci parla della morte di Matteotti e dell'inizio della dittatura fascista. Ricordiamo a tutti che l'incontro è sotto l'egida della Fondazione Matteotti. 





Il sesto episodio della serie di Aldo Cazzullo «L'Omicidio Matteotti, 100 anni dopo» dedicata a Giacomo Matteotti, politico e antifascista, segretario del Partito Socialista Unitario rapito e assassinato il 10 giugno 1924 dai fascisti.



Una volta scoperto l'omicidio di Matteotti, ciò che resta dello Stato liberale reagisce. Mussolini è in difficoltà. Vengono arrestati non soltanto gli esecutori materiali del delitto, ma anche uomini del regime vicini a Mussolini. Il Duce reagisce alla sua maniera, con la forza: ordina un giro di vite, ordina di bastonare fascisti, cattolici, liberali, poi il 3 gennaio 1925 tiene il discorso che si può considerare istitutivo della dittatura violenta: «Se il fascismo non è stato che una associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere», che è come dire: non è importante se Matteotti l'ho fatto ammazzare io o no, tanto Matteotti è morto e io sono vivo. Il fascismo insomma mostra i muscoli, e da quel momento vengono aboliti i sindaci eletti dal popolo, istituiti i podestà nominati dal regime, nascono la polizia politica e il tribunale speciale. Da quel momento gli italiani perdono la libertà.

Nessun commento:

Posta un commento