02 giugno 2024

PENSIERI STUPENDI: Yanez De Gomera, la Tigre bianca ci ha lasciato

 


Vorrei dire due parole sulla figura di Philippe Leroy che ci ha lasciato ieri sera alla bella età di 94 anni. Lo voglio fare, come potete immaginare, non per parlare dell'uomo e della sua vita di attore che tutti conosciamo. Oggi, i suoi trascorsi di una vita avventurosa da paracadutista o soldato della legione straniera, da playboy, attore o quant'altro sono in rete a disposizione di tutti nel volerlo ricordare.


Invece vorrei aggiungere due parole sulla sua figura di personaggio salgariano, della sua interpretazione come Yanez de Gomera che, involontariamente, si è intersecata con la mia vita. Fin da ragazzino ho avuto tra le mani i libri di Emilio Salgari, soprattutto quelli del ciclo indo-malese dove venivano raccontate le gesta di Sandokan, Yanez, Tremal Naik e molti altri che mi hanno aperto la mente all'esotico, all'oriente, ai mari dell'oceano indiano. I pirati della Malesia dischiusero un intero mondo di gesta eroiche, di jungle inesplorate, di templi indiani misteriosi che riverberarono con forza nelle mie emozioni, avviluppate poi con l'altra mia angolazione emozionale di quel tempo: la letteratura fantascientifica di Jules Verne. 


Testo originale della mia vecchia biblioteca salgariana


Come ho già avuto occasione di sottolineare a Sarzana e dintorni il cognome Giannoni viene qualche volta ridotto a Iano, una sorta di contrazione pseudo dialettale, usata per rapidità di convenevoli, per amicizia o per sfottimento. Nel gennaio del 1976, frequentavo il bar Toscana in Piazza San Giorgio a Sarzana e quando, in quei giorni, nella saletta della televisione, cominciò ad essere trasmesso lo  sceneggiato di Sandokan con Kabir Bedi e Philippe Leroy (oggi inguardabile, occorre dirlo), già dalla prima puntata da Iano ero diventato Yanez, soprannome che tutt'ora è presente nella mia vita. Ovviamente, i miei amici del bar non conoscevano la personale passione per quel ciclo salgariano ma da quel momento ero diventato Yanez e, dunque, legato a filo doppio a Philippe Leroy. Philippe Leroy non era certo un attore di grande livello ma dopo quella interpretazione, come capita sovente per altri attori, è rimasto lui stesso Yanez de Gomera. Tutti i giornali nel suo necrologio, lo sottolineano. In definitiva ecco perchè, oggi, con lui, se ne è andata anche una piccola parte di me. Rimangono certo i libri, le storie, le avventure ma, come capita nella lettura, il viso di qualche attore o attrice prende come vita tra le pagine, sostituendosi quasi istantaneamente alla prima impressione o alla descrizione dello scrittore e se ricapita di sfogliare qualche pagina salgariana, inevitabilmente, Yanez sarà sempre lui. Grazie Philippe, rimarrai per sempre, nel mio cuore, Yanez de Gomera, la Tigre bianca. 

Giorgio Giannoni

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