01 febbraio 2022

ANTICA SARZANA: Piazza della Calcandola(fine ottocento/inizio novecento)

 

                                                  I POZZI

Le due foto successive sono immagini ottocentesche di Piazza della Calcandola (futura Piazza Vittorio Emanuele e Piazza Matteotti)  quando non era ancora alberata (gli alberi arriveranno alla fine del secolo) ed ospitava due pozzi: uno sull'angolo acuto della piazza e l'altro davanti al "Caffè Gioberti", all'angolo tra la piazza e Via Bertoloni. In seguito i pozzi vennero sostituiti da due fontane, ma poi anche le fontane furono tolte e spostate in altri zone cittadine. La prima foto mostra l'ubicazione di un negozio da tempo scomparso che recava l'insegna "Claudio Sabadini".





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PALAZZO RODERIO

Una prima foto del Palazzo Comunale di Sarzana, l'antico edificio in pianta quadrata, che fu costruito in varie riprese dal 1472 al 1554 e che subì modifiche e restauri nel tempo. Lo scatto è molto vecchio e mostra come era il palazzo intorno alla fine del dell'ottocento, certamente anteriore al 1890 poichè sulla facciata del Comune non si vede ancora nessuna lapide e la più antica di quelle che si leggono oggi è datata, appunto, 1890 ( "Ai suoi figli caduti combattendo per l'indipendenza d'Italia, pose Sarzana nel dì dello Statuto"). Alte epigrafi, come è noto, furono apposte nel 1906 (in memoria della pace firmata da Dante il sei ottobre 1306 tra Franceschino Malaspina di Mulazzo e il Vescovo Antonio da Camilla), nel 1910 per rievocare Cesare Canini e Paolo Raso ("che fiero palpito trasse volontari di libertà nel turbine eroico dei Mille") e nel 1945 per commemorare il Martiri di Libertà esaltando lo spirito di Sarzana ( " Unico esempio d' unione di fede di popolana fierezza imperversante la furia fascista...") per i Fatti di Sarzana del 21 luglio 1921.

Palazzo Roderio (Palazzo Comunale)


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                                                       IL CAFFE' GIOBERTI

Glorioso e storico caffè sarzanese all'angolo tra Piazza della Calcandola e Via Bertoloni già noto come "Mirandolina", situato nel Palazzo De Benedetti  che fu chiuso nel 1898 e che fu un covo di affilliati alla "Giovane Italia" e di patrioti risorgimentali. 





In questa foto si nota, a destra del caffè, la porta d'entrata del palazzo con lo stemma della famiglia De Benedetti che ancora oggi campeggia sul portone. 


La prima Posta a Sarzana tra il Caffè Gioberti e il portone del Palazzo dei Conti De' Benedetti


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IL CAFFE COSTITUZIONALE

IL "Costituzionale" è uno dei più vecchi caffè del centro di Sarzana , è ricordato fin dai primi decenni dell'Ottocento, e un tempo si chiamava "Manena" dal nome dell'antico proprietario. I sarzanesi vi si davano convegno per prendere il caffè, ed anche per parlare delle vicende, delle lotte e delle aspirazioni del Paese. Il "Costituzionale" era frequentato da molti patrioti, tra i quali l'avvocato Pasquale Berghini, affiliato alla "Giovane Italia" che nel 1833 fu condannato alla pena di morte in contumacia per aver partecipato ai moti insurrezionali del 1831. (Si racconta, anzi, che una volta il Berghini, mentre si trovava al caffè, fu avvertito da una cameriera che la polizia lo stava cercando nella sua casa di Via Mascardi: il patriota allora uscì da una porticina del locale che si apriva in Via dei Fondachi e si mise in salvo a Falcinello). In tempi più recenti il "Costituzionale" è appartenuto alla famiglia Devoto per oltre mezzo secolo: dal 1911 al 1966.


Una rara foto ottocentesca del Caffè "Costituzionale", sul canto di San Rocco, all'angolo tra piazza della Calcandola e Via Mazzini



Un'altra immagine del "Costituzionale" però al tempo della Prima Guerra Mondiale. Seduto davanti all'ingresso è il proprietario Orazio Devoto con i giovanissimi figli Filippo e Alberto; in piedi, sulla soglia, è Francesco Alberti, detto "Massa", un popolare personaggio che fu per lunghi anni cameriere del caffè. 
 


Un terzo scatto del "Costituzionale" ma qualche anno più tardi rispetto al precedente. In piedi, sulla soglia del locale è il musicista maestro Arturo Ravasini, direttore in quegli anni della banda cittadina: il personaggio seduto accanto a lui e che indossa pantaloni Bianchi, è il signor Ugo Fontana, detto dagli amici "Palè"; seduti davanti a lui, e vestiti di bianco sono Filippo e Alberto Devoto, due figli del signor Orazio (che è seduto vicino all'angolo tra la piazza e la strada). Dall'altra parte del Canto di San Rocco, le due donne sedute e vestite di bianco sono la signora Linda Fontana, moglie del Devoto, e Maria Canale, che prestò servizio al "Costituzionale" per diversi lustri e che molti clienti ricordano affettuosamente



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UN FATTO D'ARME

Ecco alcune eccezionali ed inedite fotografie di Piazza della Calcandola, occupata da un insolito "parcheggio" di cannoni, carriaggi, cassoni da traino che denunciano la presenza in Sarzana di un reggimento di artiglieria ippotrainata. Dobbiamo questo curioso documento alla cortesia del signor Carlo Alberto Devoto, che ha messo a nostra disposizione alcuni antichissimi negativi fotografici già raccolti in un inserto nel quale figurano le date 1852-54-56. Se tale indicazione, apposta nel passato, è esatta, siamo ai primordi della fotografia come del resto sembra confermato dai negativi stessi che sono di carta speciale e sottile. Purtroppo non siamo riusciti a datare esattamente le foto(gli unici elementi di paragone sono costituiti dalla presenza nella piazza delle insegne relative ai due antichi negozi , il "Caffè Gioberti" e "Claudio Sabatini") e non siamo quindi in grado di dire a quali unità appartenessero i cannoni. I pezzi sembrano cannoni ad avancarica e potrebbero essere appartenuti a due reggimenti di granatieri che, nel lontano passato, fecero "campo" e le manovre nei pressi di Sarzana. Non dimentichiamo (come vedremo in altre foto) nella città fu anche di stanza un battaglione del 21° Reggimento di Fanteria che era accasermato vicino al Convento di San Francesco.






Le foto e i testi sono tratti da  
ALBUM DELLA SPEZIA LA NAZIONE  
a cura di Giorgio Batini 1974-1975

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