03 aprile 2022

INCONTRO CON LA DR.SSA BRUZZONE: Alcune brevi note conclusive

                                                      

La serata con la criminologa Roberta Bruzzone ha avuto il suo innegabile successo proprio per la consapevolezza, sempre più evidente, che molte donne hanno cominciato a mostrare nel prendere atto di quanto sia necessario opporsi a clichè e sopprusi messi in atto dalla controparte maschile.

 

Occorre dunque acuire questa nuova coscienza personale, renderla più diffusiva nella sua vivificante opera che deve estendersi oltre alle donne a tutti gli uomini e in particolare a coloro che, avendo messo in atto una violenza di genere, necessitano di un percorso di illuminazione, di recupero per comprendere e introitare quanto di riprovevole alberga nel proprio inconscio e come debba essere portato alla luce,  osservato  e reso compatibile alla propria vita quotidiana senza eccessi o esagerazioni. Un cammino introspettivo, dunque, che dovrebbe essere patrimonio di tutti noi, uomini e donne, nel comprendere la reale struttura della nostra mente e delle nostre azioni. Evidentemente un cammino impervio e difficile, alla cui mancanza si rendono necessarie, con la loro virtuosa, imprescindibile presenza le associazioni e le attenzioni amministrative che, pur nella loro limitatezza di mezzi, si rivelano essere luoghi e modi di solidarietà e di assistenza necessari, in primo luogo, a creare intorno alla vittima un luogo di respiro, di calma, di amore fraterno e all'uomo una dimensione di riflessione, di catarsi sulla propria aggressività incontrollata. Qui a Sarzana occorre rendere grande merito all'Associazione Vittoria e all'amministrazione per il cammino intrapreso e per  la creazione di entrambi i luoghi di cui si parlava. L'incontro con Roberta Bruzzone è andato allora nella direzione dell'informazione, dell'attenzionamento, nel conoscere gli interventi anche polizieschi e giuridici necessari al controllo degli accadimenti, a fare luce sull'interdipendenza delle azioni, sui rapporti uomo/donna, sull'aggressività e la violenza. La serata ha indubbiamente evidenziato quanto il problema sia sentito in tutta la sua valenza distruttiva, vedendo la partecipazione di molte persone ma anche di amministratori, forze dell'ordine, associazioni e comitati dimostrando così quella volontà di fare squadra, di voler affrontare il problema in ogni sua sfaccettatura, in ogni sua collocazione sociale. E' da tutte queste interazioni e dall'incontro delle loro pratiche che può emergere una prima riflessione sulla nostra natura e il susseguente agire per il  contenimento delle nostre pulsioni quanto per poter porre rimedio a tutti quei danni psicologici e fisici che tali comportamenti causano. Tuttavia lo ripeto, rimane indifferibile compiere un salto profondo e la necessità di nutrirsi di un esame personale, di uno sguardo interno per "sentire" quanto la nostra aggressività sia latente, in agguato nel nostro vivere in famiglia e nella comunità. Chiudo queste brevissime note con un articolo tratto da Profiling, il giornale scientifico dell'ONAP (Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici) con il quale mi permetto, con discrezione e nel pieno rispetto di tutti coloro che agiscono con fatica e abnegazione in questo terribile contesto, di evidenziare la visione junghiana dell'aggressività umana: Gli archetipi dell'aggressività nella società contemporanea. Un piccolo contributo per guardare il problema da una prospettiva quasi sempre nascosta. Ancora un grazie a tutte e tutti per l'interesse dimostrato e la copiosa partecipazione che hanno permesso l'ottima riuscita dell'evento. Un arrivederci per le prossime iniziative e futuri incontri.

InSarzana

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