29 novembre 2022

PENSIERI STUPENDI: Tale il padre, tale il figlio...di Giorgio Giannoni

Alessandro e Bernardo Zannoni
 

“Un figlio è una fetta di carne tagliata via. È come un falco: ha voluto, è arrivato; ha voluto, se ne è andato.” Padri e figli 1862  Ivan Sergeevič Turgenev



Parlare di padri e figli in letteratura non è cosa facile. Molti scrittori sono diventati tali magari proprio per il rapporto irrisolto con il padre che si era venuto a creare nelle loro vite. Basti pensare a Franz Kafka o Italo Svevo dove il primo chiama in causa direttamente il genitore con la sua celebre Lettera al padre o il secondo che nella sua prosa descrive con freudiana interezza il terribile rifiuto del figlio che tra le pagine de La coscienza di Zeno arriva fino al pensare la morte del proprio padre.

Ma in tanti altri libri questa materia è trattata con grande partecipazione proprio per il carattere archetipico che tale contrapposizione/concordia, possiede. Tuttavia oggi, aldilà di tali considerazioni, volevo sottolineare una situazione particolare relativa a padri e figli in letteratura che si è verificata qui a Sarzana e che riguarda, lo avrete già indovinato, Alessandro Zannoni e suo figlio Bernardo. I due scrittori, rispettivamente padre e figlio vanno, dunque, a costituire un universo letterario familiare dove, immagino, il rapporto tra le due generazioni si ampli, si mescoli (magari non senza attriti) con risultati che, ovviamente, non possiamo conoscere direttamente ma che sicuramente potrebbero riverberarsi nelle loro opere. 


Se vincere il Campiello da parte di Bernardo con il suo " I miei stupidi intenti" rimane un risultato enorme per un esordiente, la continuità narrativa di Alessandro continua a crescere, a solidificarsi con schietta evidenza in quel genere un poco noir dove i personaggi si muovono in un realismo esistenziale duro e senza fronzoli che abbiamo già incontrato nei racconti precedenti e che ora in "Tessa, per caso", trova ancora margini di crescita e di miglioramento. 




Non sono un critico letterario ne tantomeno voglio fare paragoni incongrui ma, in attesa che padre e figlio, abbiano magari voglia di raccontarci cosa vuol dire scrivere sotto lo stesso tetto, vorrei pubblicare quella che io reputo essere un divertente esempio di complicità e di rispetto da parte di Bernardo nel presentarci il libro del padre. D'altronde la sottolineatura al video da parte di Alessandro non è da meno nell'affermare, con divertente piglio creativo, " Quando conosci un Campiellista e lo usi per i tuoi stupidi intenti". Si sa, i creativi hanno, da sempre, un passo in più.



"Quando conosci un Campiellista e lo usi per i tuoi stupidi intenti" Alessandro Zannoni

Visto lo spazio che abbiamo dedicato (come InSarzana) al bellissimo romanzo di Bernardo, ci sembra giusto, per concludere, riportare le parole di Alessandro che parla del suo libro Tessa, per caso nell'intervista al giornale La Sicilia. Buona lettura. Sono libri che vale la pena avere in casa.

(Clicca sull'immagine per ingrandire)

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