Alberto Radius ci ha lasciato, ma per parlare di Alberto bisogna avere le idee chiare. Un grande musicista, un grande specialista, un arrangiatore, un session man di grande levatura, un produttore.
Alberto Radius aveva la caratteristica di adattarsi, nel comporre la propria musica, ai grandi musicisti con i quali, in quel momento, partecipava alla composizione di album che poi, sarebbero diventati, eccelsi nel panorama italiano. Uno fra tutti La voce del Padrone di Franco Battiato. La sua produzione musicale ha avuto un ruolo minoritario rispetto a quanto di grande ed elevato egli stesso ha offerto e prodotto nel suonare con grande capacità di relazione con musicisti più grandi di lui dal punto di vista creativo. Eppure c'è una bellissima eccezione, proprio quando Alberto contribuì a quella che era chiamata la FACTORY di Franco Battiato che partorì non solo i primi album del grande Franco nei primi ottanta, ma tutta una serie di produzioni che portarono anche il suo geniale contributo sonoro, alle quali appartiene, tra le altre, quel grande suo album solista GENTE DI DUBLINO del 1982 , dove leggenda vuole (ma pare sia proprio vero) che i testi fossero di Battiato stesso e dove l'influenza anche di altri artisti permise la crezione di un album importante. Ecco uno dei brani più belli:"Lombardia".
A seguire poi, sempre nel ricordo di Alberto Radius, l'articolo di Rolling Stones sulla Factory di Battiato e i tre video del 1984 del nostro concittadino Carlo Massarini a "Mr Fantasy" che ne descrivono la vera essenza (nel primo si parla proprio di Alberto Radius)
Riposa in pace, Alberto.
Giorgio Giannoni
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