02 marzo 2023

PSICOLOGIA: A corto di superiorità morale: I poricristi del selfie con la bara famosa e noi che ci sentiamo forti coi deboli

 


Forse tutti noi dovremmo pensare un poco di più quando assistiamo a episodi di un certo tipo e ci eleviamo a giudici o a portatori di un io personale grosso come una casa.


Quanto è accaduto al funerale di Maurizio Costanzo (e in particolare sui selfie di quelle persone con Maria De Filippi) rappresenta solo la punta dell'iceberg di quelle ripetitive bestialità umane che non riusciamo a tenere sotto controllo perchè non siamo capaci di inquadrare quanto l'inconscio diriga i comportamenti della quotidianità. La nostra tediosa, arrogante supponenza copre come un sudario, autogiustifica e autoassolve le nostre azioni  che pensiamo essere normali, adatte alla circostanza, senza porsi nessun dilemma, nessun dubbio. Nell'articolo che segue la stigmatizzazione che viene compiuta a 360° su tutto l'avvenimento e i suoi attori (non solo i selfisti), è emblematica nell'evidenziare una animalità di fondo che ci appartiene e con la quale la maggioranza (soprattutto dei social) non farà mai i conti.

A corto di superiorità morale/I poricristi del selfie con la bara famosa e noi che ci sentiamo forti coi deboli

di Guia Soncini da Linkiesta

Molti anni fa morì un tizio con cui avevo intrattenuto dei commerci carnali. Ci eravamo persi di vista da un pezzo, ma non mi venne neanche in mente di non andare al suo funerale. Ero giovane, e avevo pochissima esperienza di amori che ti muoiono, e di certo non sapevo che tutti gli esseri umani, pure quelli più sensibili, arrivano a un punto della vita in cui una persona cara che ti muore è un dolore ordinario. Andai al funerale, che era all’inizio di gennaio, a Roma che come tutti sappiamo è Roma: un posto i cui abitanti hanno deciso di non potersi permettere alcuna sensibilità. Alla me ventiequalcosenne, assistendo allo spettacolo della borghesia romana che tratta un funerale come fosse un brunch, prese un colpo...


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