02 marzo 2023

POLITICAMENTE: Help, is there a doctor on board? di Monica Faridone

 

La mia soglia della noia è bassissima. Credo che a questo sia dovuto il mio rapporto di amore odio con i social. Leggere tutto e il contrario di tutto a volte mi interessa ma la maggior parte delle altre mi annoia profondamente e credo che questo influenzi anche la mia voglia di mettere nero su bianco le mie opinioni.


Il non scrivere cosa penso sul mio profilo, non significa che non abbia un parere, tutt’ altro, ma credo che, in realtà, possa interessare a pochi oppure sono talmente arrabbiata  che esprimere il mio pensiero a caldo darebbe solo lavoro al mio avvocato. Ci sono giorni in cui invece, mi prende l’uzzolo e decido di scrivere, non per esercizio di stile, molto più semplicemente per un desiderio di lasciare scorrere il pensiero e dipanare la matassa.

Help, is there a doctor on board? 

Bene, oggi è il giorno del “giudizio”, estote parati!

Tutto questo per giustificare il ritardo nel dispensare la mia perla di saggezza. Sono molto felice che sia stata eletta Elly Schlein. Credo che il popolo sia stato molto chiaro. Bisognava cambiare. La staticità porta alla morte e il PD versava in stato di coma. Un partito senza identità non è un partito.

La Schlein parla alle fasce più deboli e, finalmente dice “qualcosa di sinistra”. Le sue idee sono molto chiare, portare il PD ad essere più aperto, moderno, femminista con una precisa identità, in grado di farsi carico delle istanze dei più deboli e con grande attenzione all’ambiente.  Avrà giorni difficili e drammatici, chi è attaccato alle poltrone le darà filo da torcere. Vedremo, lasciamola lavorare sperando che non venga sacrificata come è sempre successo fino ad ora. Quello che colpisce è che per la prima volta vi sono due donne in posti di potere, una di fronte all’altra, l’una contro l’altra armate. Due donne completamente diverse per cultura, estrazione sociale e percorso di vita. Una, donna, madre e cristiana mentre l’altra, donna, che ama una donna, non madre ma non meno donna la quale afferma: “ non basta essere donne per essere dalla parte delle donne, servono politiche femministe, non femminili”.

Sono completamente d’accordo con la Schlein anche se credo non basti essere femminista per essere dalla parte delle donne, e qui Elly, “si parrà la tua nobilitate”. Oltre ad essere femminista, la Schlein dovrà avere la capacità di imporre la sua visione e le sue idee, questo implicherà uno sforzo sovrumano, ma confido nella sua grande intelligenza e tenacia. Non credo sia un caso che in un momento cosi difficile e di grande crisi interna e internazionale due donne siano chiamate a risollevare le sorti di un paese e  di un partito oramai sull’orlo del baratro. La Meloni non rientra per nulla nelle mie simpatie (per usare un eufemismo) però e anche vero che ha fatto da apripista. Il cambiamento era nell’aria e la Meloni e la Schlein hanno finalmente sdoganato in Italia il potere al femminile. Tutto questo a  prescindere dalle idee politiche. Quella è tutta un’altra storia.

Monica Faridone

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