08 giugno 2023

PENSIERI STUPENDI: A Sarzana c'è vita a sinistra? di Giorgio Giannoni

 


Leggo sul messaggio inviatomi che ci si prepara alla sinistra che verrà. Un'illustrazione correda la frase fantomatica, proponendo una sorta di gioco del Tris, Crocetta e pallino, Filetto, fate voi. Potete provare a interscambiare, a vedere  a chi corrisponde la X oppure lo 0 (quest'ultimo non ha certo valore di giudizio o di sentenza, ci mancherebbe) ma parrebbe difficile, per il momento, tracciare una consonanza tra tre segni qualunque.




Tuttavia esiste anche una visione più artistica della figura, come mi ha fatto notare l'amico Federico Luci, notoriamente esperto d'arte, legata alla quadratura del cerchio con tasselli movibili e colori carichi di significato dove nel centro, misteriosamente si colloca Valter Chiappini di un colore arancione civico che forse, nella fantasia degli edificatori della sinistra, dovrebbe assumere un ruolo centrale di convergenza degli estremi? di catalizzatore di improbabili avvicinamenti? di fustigatore seriale? Oppure l'azzurro di Ricci e Zanetti ci rimanda alla loro comune professione? e che dire di Egidio Banti e Matteo Bellegoni, forse l'acqua santa e il diavolo, Don Camillo e Peppone, con il rosso usato sia per un tono cardinalizio che per le note bandiere rosse? Ed infine lo strano colore ocra (un poco verdino, forse per la rabbia) per i giovani piddini e il vecchio saggio, corroborando forse un'intesa di fondo tra il vecchio che avanza e il nuovo, più o meno latitante?

Ma, aldilà delle battute, credo che debbano essere sottolineate alcune cose, sia di forma  che di sostanza. Prima di tutto il tempismo. Ma come? In cinque anni dalla precedenta consultazione non si è compiuto nessun cambiamento a sinistra, non si sono comprese le cause della prima debacle, il candidato di questa seconda si è autoimposto al resto della coalizione con tutto quello che ne è conseguito nei rapporti e nelle valutazioni personali ed ora, dopo pochissimo tempo dalla seconda torta in faccia, si chiede a gran voce la convocazione degli Stati Generali, quasi si dovesse tornare nuovamente a votare domani. Dunque si sono solo messi in moto dei processi che, forse, hanno a che fare, con qualche resa dei conti? Notoriamente i rapporti tra Guccinelli e Caprioni non sono idilliaci, eppure quest'ultimo, come organizzatore, pare mosso da un qualche morso di tarantola che lo costringa ad assemblare pezzi di un puzzle del quale si sono, da tempo, persi molti pezzi importanti. Vecchia e annosa teoria del Tutto abbandonata sull'altare di inesauribili convenienze, di letture della storia abbandonate, di nuovi comportamenti in antitesi con il passato, di mantenimenti ideologici fuori dal tempo. Salta all'occhio in questa indecifrabile convocazione un qualcosa, come sempre, di mancante e nello stesso tempo sembra preannunciarsi un tentativo di quadratura del cerchio basate su soli dell'avvenire che, pur mantenendo una teorica validità, sono stati, già da prima, rimossi dagli elettori, come hanno dimostrato i risultati a senso unico, non solo locali, che hanno caratterizzato il voto in tutto il Bel Paese. E' dunque una corsa a parlarsi addosso che vede in lizza candidati presi letteralmemte, a destra e a manca senza tenere conto, paradossalmente, dello stesso titolo dell'incontro che presuppone la chiarezza, per ognuno, su cosa sia realmente la sinistra, vero santo graal sul quale tutti dovrebbero avere le idee chiare. Ma già la spia accesa dei mancanti fa, inevitabilmente, pensare che qualcosa non quadri. C'è il pd, nella veste ufficiale, con dirigenti, eletti e aspiranti al futuro. C'è il nuovo "partito" di Guccinelli, indefinito e solo legittimato dall'elezione, c'è la figura di un degno sarzanese come Egidio Banti, neo sindaco, ancora una volta, di Maissana, ci sono alleati di vecchia data nelle antiche consigliature come Zanetti e il massimalismo convinto di Bellegoni. In ultimo, ma non ultimo Valter Chiappini, persona da sempre di sinistra. Ricorderete che alle ultime elezioni proprio Sinistra per Sarzana aveva nelle sue file il civismo di Chiappini, Rifondazione Comunista , i Verdi e Sinistra Italiana e, dulcis in fundo, c'era l'alleanza con i 5 Stelle con Federica Giorgi, candidato sindaco per entrambe le liste. Dunque nella convocazione di mercoledi prossimo sarà presente Zanetti per Sinistra Italiana ma non ci sarà Europa Verde, bizzarra esclusione per dimenticanza?, per ignoranza? voluta? Neppure Rifondazione, poco presente ultimamente a Sarzana ma da sempre nelle vecchie consigliature è stata chiamata a costruire la nuova alleanza. E infine la non considerazione di ciò che rimane dei 5 Stelle, la cui debacle ha permesso l'esclusione di almeno un candidato delle due liste sopracitate (e una vittoria più schiacciante della sindaca), ma i cui resti sono rimasti fedeli, almeno nel voto, all'ultimo spostamento a sinistra di Conte. Come dire prendiamo Chiappini, che vale per tutti questi e lo invitiamo con noi, poi si vedrà. Dunque una discussione di cui non si capiscono i termini, i protagonisti (c'è stata almeno la decenza di non invitare Italia Viva e Azione, comunque alleati "verso sinistra" della coalizione perdente), dove si prefigura solo uno scambio di convenevoli, di sterili ragionamenti e accuse varie. 

Come immagino avrete comunque inteso, non sono certo questi problemi di forma ad assumere significati troppo importanti in questo contesto. Il vero vulnus è la totale mancanza di un'idea di sinistra, di una nuova "radicalità progressista" (passatemi l'ossimoro), capace di affrontare di petto quelle scelte ineludibili sul lavoro, sulla sanità, sul sociale, sui diritti, sull'ambiente, sulla sicurezza, sul decoro, che derivano dall'uso della Carta Costituzionale come vero, reale punto dirimente nelle scelte politiche del Comune, della Regione e dello Stato. Non essendoci più riferimenti ideologici tali da garantire alternative valide al tipo di società che le nostre comunità si sono imposte, dobbiamo fare riferimento all'unica legge che garantisce libertà, eguaglianza e solidarietà, la nostra Costituzione. Non è difficile, dunque, essere di sinistra ma occorre uno sforzo, una conscia fatica che spinga le persone oltre i propri interessi, i propri egoismi, le proprie voglie, il proprio narcisismo consolatorio e provi a cambiare anche radicalmente ciò che oggi è rimasto di una stanca e corrotta sinistra. 

Il pensiero allora va a tutti quegli attori che oggi, per rimanere nel locale, hanno continuato a proclamarsi di sinistra e a chiamare a raccolta una popolazione che da tempo ha voltato loro le spalle non solo perchè i tempi sono cambiati e con loro le scelte politiche e sociali di una comunità, ma soprattutto perchè questa classe politica ha preferito adeguarsi a quelle nuove scelte oppure ha preferito crogiolarsi in un passato oramai da tempo terminato. Il risultato mi pare evidente e i tentativi per recuperare una propria posizione politica deve, inevitabilmente, passare per una catarsi politica che già a livello nazionale pare non essere praticabile ad onta di nuove sbandierate segreterie e a livello locale continua a proporre stantie strategie di aggregazione, frutto oramai più dell'abitudine che di una reale voglia di cambiamento. 

Chiudo nella speranza che i giovani possano aprire gli occhi su questo mondo e questa società. Non sarà facile perchè molte certezze, faticosamente acquisite in tutti questi anni dall'ultima guerra, sono state lentamente abbandonate o modificate in nome di un'esistenza esasperata e dilapidatrice. Occorre un cambio epocale che nessuna ricetta del passato è più in grado di proporre.


Giorgio Giannoni


P.S. Nel caso si volesse tentare di capire qualche perchè importante, solo la vostra curiosità potrebbe spingervi a leggere (magari prima di mercoledi) quanto segue. Un post, paradossalmente, già proposto in un'altra, precedente chiamata a sinistra:

AAA: SINISTRA CERCASI OVVERO IL MONDO E' INTRINSECAMENTE DI DESTRA?

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