06 agosto 2023

6 agosto 1945: Il caso Eatherly e la responsabilità del male. Ai morti di Hiroshima-Nagasaki ne va aggiunto uno

 

I bombardamenti di Hiroshima(6 agosto 1945) è di Nagasaki (9 agosto 1945) dovrebbero essere ricordati con maggior enfasi e coinvolgimento ma nemmeno i media sembrano oramai particolarmente interessati ad un problema che è finito per essere considerato lontano e poco importante.


L'uso dell'energia atomica per motivi bellici rimane uno dei più grandi errori che la scienza umana abbia mai potuto concepire, ponendo di fatto, a livelli di sterminio, l'antico dilemma sull'uso della scienza da parte della politica e giù, giù, lungo i canali di comando, la presa di responsabilità di coloro che, in maniera più o meno pressante, partecipavano alla concretizzazione di un'arma di morte ed al suo uso. La guerra in Ucraina dimostra ancora una volta come funzioni la psiche umana e come la violenza rimanga, comunque, una presenza ingombrante e difficile da estirpare dalla profondità dell'inconscio umano e nelle gerarchie di potere che si succedono a guidare i sistemi sociali del pianeta. L'unica volta che l'energia devastante della bomba è stata doppiamente liberata dovrebbe averci insegnato l'inutilità della prevaricazione totale e l'assurdità di mantenere arsenali nucleari, ma, evidentemente, sembrano non esistere soluzioni se compendiamo nel gioco anche l'autodistruzione dei contendenti come eventuale vittoria. In fin dei conti l'armamentario nucleare si unisce bellamente ai sistemi di sfruttamento e di controllo di molte società del pianeta, allo sfruttamento delle risorse, alla devastazione degli ecosistemi, al cambiamento definitivo del clima con la sola differenza della sua totale e inarrestabile rapidità. Eppure proprio in questa poca considerazione, comune d'altronde a tutti gli altri problemi planetari, che si muove la follia di comandanti che, nella loro narcisistica e impudica voglia di potere, pensano che avere missili e testate nucleari sia un segno positivo di supremazia e di gerarchico disprezzo verso il resto del pianeta. 

A seguire l'articolo dal Fatto Quotidiano che ci racconta come la devastazione psichica della colpa sia ricaduta anche su coloro che la bomba l'hanno fisicamente lanciata. Un monito a ragionare, a comprendere, a valutare come certi limiti, certe delimitazioni non siano mai superabili e con l'auspicio che, se il tempo basterà, di fermare il degrado che incombe sul Sapiens sempre più obnubilato e offuscato nel capire la propria appartenenza alla Natura e al pianeta che abita.

G.G.


Il caso Eatherly e la responsabilità del male: ai morti di Hiroshima-Nagasaki ne va aggiunto uno 

di Pasquale Pugliese da Il Fatto Quotidiano

Questo settantottesimo anniversario delle bombe atomiche statunitensi su Hiroshima e Nagasaki si svolge a poco più di un mese dal quarantacinquesimo anniversario dalla morte di quella che fu definita dal filosofo Günther Anders “l’ultima vittima di Hiroshima”, ossia il maggiore Claude Eaterly, comandante dell’aereo che al mattino del 6 agosto 1945, dopo aver sorvolato Hiroshima, diede il via all’operazione di sganciamento della bomba atomica. E’ una storia sostanzialmente oggi rimossa, che va raccontata ancora perché riguarda anche il nostro presente e il nostro rapporto con la guerra...

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